mercoledì 18 novembre 2020

Pagina di diario del nostro primo giorno di scuola di quinta

 Siete curiosi di sapere com’è stato per noi incontrarsi di nuovo dopo più di sei mesi che non ci vedevamo dal vivo, tutti insieme come classe?

Ecco, qui di seguito le pagine di diario del nostro primo giorno di scuola…

 

22 ottobre 2020

Ciao, ora ti racconto com'è andata la sera prima del primo giorno di scuola, poi passeremo al giorno seguente.

La sera prima ero molto agitata ma allo stesso tempo felice.

Era agitata perché non sapevo come sarebbe andato il primo giorno di scuola, felice perché voleva rivedere i miei compagni e le mie maestre, chi era bambina nuova di nome Mariagrazia, come era la classe in palestra, eccetera.

Sempre la sera prima, dopo aver finito di mangiare e sparecchiare, mi misi subito il pigiama e andai a letto, ma non riuscivo a dormire, proprio no!

Alla fine verso mezzanotte ci riuscii.

La mattina seguente, cioè il primo giorno di scuola, quando mi svegliai ero molto felice, mi preparai in tre secondi: colazione, denti, acconciatura ai capelli, scarpe e si salì in macchina.

Dalla macchina al bus e poi si arrivò a scuola.

La prima settimana era di bentornati a scuola, cioè senza compiti ma le settimane seguenti sì.

Il primo giorno niente lezione, solo un arcobaleno come copertina di italiano e basta.

Appena arrivata, ho visto dove era il mio banco.

Eravamo tutti felici di rivederci, le maestre ci spiegarono le regole e lessero la storia dello “Scienziato volante”.

Insomma, come primo giorno di scuola dopo tanti mesi, è andata bene.

Ciao, ciao, a presto,

Aurora


 

 Colle di Val d’Elsa, 14 Settembre 2020

Caro e spett.le Diario,

sento il momento giusto di narrarti della mattina del primo dì scolastico di questo anno.

Quando mamma mi ha destato, mi sono messo i vestiti da scuola e ho sceso le scale per andare a consumare la mia prima colazione.

Dopo aver terminato il pasto, ho preso una mascherina ed ho proposto a babbo e mamma di farsi un selfie con tutto (o quasi, poiché gli animali domestici non erano compresi), il nucleo familiare, ciascuno con la propria mascherina. Al termine di questo speciale momento, tutti insieme, abbiamo preso l’auto e ci siamo recati a scuola dove i miei genitori mi hanno temporaneamente lasciato.

All’inizio della prima lezione di questo anno scolastico, le insegnanti ci hanno spiegato le norme di sicurezza riguardanti l’emergenza epidemiologica da Sars-n-Cov-2 o nel linguaggio comune “coronavirus”. Finita tale spiegazione, le docenti della mia classe, ci hanno introdotto l’attività di accoglienza dopo sei mesi di assenza causata, la metà dal virus ed il restante dal periodo delle vacanze estive.

L’attività era nominata “Lo scienziato volante”, un testo narrativo che raccontava l’arrivo di questa pandemia nella Repubblica Italiana e di un bambino che, ogni volta che si avvicinava ai suoi conviventi che dialogavano a bassa voce molto ansiosi di questa emergenza sanitaria, veniva costretto ad andare in camera sua a giocare nonostante la sua contraria volontà.

Dopo averci narrato questa storia, le insegnanti, ci hanno dato l’autorizzazione a consumare la nostra seconda colazione giornaliera ed a sfruttare il tempo della ricreazione a noi concesso. Durante l’intervallo, ho avuto il piacere di conoscere la nuova alunna della mia classe, Mariagrazia, una bambina di non lieve differenza di statura rispetto a me, ma evidentemente di eguale età, dato che frequenta la mia stessa classe. 

Dopo il momento di riposo dalla prima lezione, io ed i miei compagni siamo rientrati nella nostra provvisoria classe, la quale è la palestra, perché siamo alquanto numerosi e, per rispettare il distanziamento interpersonale, dobbiamo servirci di uno spazio più ampio di una normale aula.

Abbiamo avuto la seconda lezione della prima giornata scolastica, un ripasso delle regole di sicurezza per il contenimento del contagio da coronavirus. Terminata tale lezione, i genitori della classe quinta e delle altre si sono nuovamente recati a scuola, per ritirare ciascuno il proprio figlio o, in alcuni casi i propri figli (meno male non nel mio: auspico che ciò non accada mai). Dopo questo giornaliero avvenimento, sono tornato alla mia quotidiana dimora, ove, insieme ai miei genitori e ad un’ospite speciale, mia nonna paterna, ho avuto il piacere di degustare il terzo pasto giornaliero, il pranzo.

Qui si conclude la mia narrazione.

Distinti Saluti,

Rayan Q.


14 settembre 2020

Caro Diario,

oggi ti voglio raccontare che siamo MIRACOLOSAMENTE tornati a scuola.

La mattina alle 6.30 suona la sveglia, io metto la testa sotto il cuscino e grido: “Ho sonnooooo!!!!”  

Allora viene mamma, mi leva il cuscino da sopra il capo e mi dice: “Sveglia amore.”  Io le rispondo: “No! Ho sonno”.

E proprio quando va via, mi chiudo in camera ma riapro subito la porta perché prima devo andare al bagno e poi mi richiudo in camera, mi vesto e mi metto il laccino al polso e dopo scendo giù a fare colazione.

Finita la colazione, mi lavo i denti, mi metto il grembiule, le scarpe e mi spazzolo i capelli e la mia mamma mi fa il codo.

Poi zaino in spalla e tutti in macchina. Una volta accomodatomi sul sedile mi ricordo che mi sono dimenticata la cosa più importante: la MASCHERINA! Si infatti si deve indossare la mascherina perché in giro c’è una malattia, il CORONAVIRUS, che fa morire tantissime persone.

Ma continuiamo. Risalgo in macchina e vado da mia nonna e mio nonno, mamma mi lascia qui perché deve andare a lavoro. Verso le 7.50 si sale di nuovo in macchina e arriviamo lì alle 7.55, aspettiamo in macchina per altri 5 minuti e alle 8.00 entro in classe.

Alle prime ore c’è stata la maestra Enza con matematica, che però prima elenca le regole da rispettare. Il resto della giornata è andata molto bene, e sono stata molto felice di rivedere le maestre per non dire i miei amici, anche se di mezzo c’è la mascherina, però sono molto felice.

Caro Diario ho finito di dirti ciò che ti volevo dire, a presto,

Anna


 14 Settembre 2020

Caro diario,

ieri ero un pochino emozionato perché era la sera prima del primo giorno di scuola.

Ho preparato lo zaino e sono andato a letto.

In un batter d’occhio era già mattina e io avevo tantissimo sonno perché di solito mi svegliavo verso le nove e mezza.

Mamma mi ha brontolato perché stavamo facendo tardi, alla fine mi sono alzato, ho fatto colazione, mi sono lavato i denti, ho messo il grembiule e sono salito in macchina.

Siamo arrivati a scuola, la situazione era un po’ strana, eravamo tutti con la mascherina, tutti distanziati, senza poterci neanche toccare.

Alla fine siamo entrati, ma quest’anno ci hanno messo in palestra perché siamo la classe più numerosa e lì possiamo essere tutti ben distanziati.

Le maestre ci ha spiegato tutte le regole che si devono rispettare, poi ci hanno raccontato la storia di un bambino che a causa del coronavirus non poteva giocare con i suoi amici, era molto arrabbiato e all’improvviso entra uno scienziato in camera sua e gli spiega tutte le regole da rispettare.

Dopo l’intervallo, con la maestra Meny, abbiamo scritto le fasi della storia, poco dopo è suonata la campanella e siamo andati via.

È stato un primo giorno di scuola un po’ strano rispetto agli altri, c’era molta più calma e silenzio, devo dire che sono stato bene, spero proprio che questa tranquillità in classe continui.

Jacopo

 

15 settembre 2020

Caro diario mi sono sentito molto bene in questo primo giorno di scuola, ho ritrovato tutti i miei amici e le mie maestre.

È stata bellissima quella giornata, abbiamo fatto geografia con la maestra Meni, poi verso le 12 matematica. 

Il secondo giorno di scuola abbiamo fatto religione con la maestra Barbara, poi storia con la maestra Meni, poi nell’ultima ora italiano e inglese con la maestra Loredana.

Alessandro

 

 

15 settembre 2020

Caro Billy,

la sera prima del rientro a scuola ero molto felice e non stavo più nella pelle dalla voglia di rivedere le maestre e i miei compagni.

La mattina dopo mi sono svegliata all’alba, senza il bisogno che la mia mamma mi buttasse giù dal letto; mi sono lavata e vestita velocemente e poi sono andata a fare colazione.

Alle ore 8:00 ero già fuori casa e in 10 minuti sono arrivata a scuola; al cancello c’era la maestra Enza che ci ha portato in palestra dove c’erano i nostri banchi.

Io speravo di sedermi accanto a Caterina Boschi, come ogni anno, ma le maestre avevano già programmato dove metterci.

Per prima cosa ci siamo presentati a Maria Grazia una bambina che quest'anno verrà a frequentare la nostra scuola, poi le maestre ci hanno spiegato le regole anti Covid che quest'anno si dovranno rispettare e poi abbiamo letto la storia dello scienziato volante.

Alle ore 11:00 è suonata la campanella per l’intervallo, siamo andati in giardino e ho potuto parlare più da vicino con i miei compagni che era da tanto tempo che non vedevo.

Le ore di lezione sono passate in un batter d'occhio.

Caro Billy, è stata una giornata bellissima, ti terrò aggiornato ogni volta che farò qualcosa di bello.  

Agnese


 

 14/09/2020 

Ciao amico mio, è da tanto che non ci si sente, volevo raccontarti il primo giorno nella classe 5^ della scuola di Campiglia.

La mattina mi sono svegliato non come al solito che mi sveglia mamma, ma oggi da solo. Sarà l’emozione perché come ti ho detto è il primo giorno di scuola e in più la sera ho gli allenamenti di calcio! Comunque mi sveglio, mi vesto e faccio colazione più veloce della luce e mi lavo i denti. Il bello è che ho anche un nuovo compagno, poi scoperto che si tratta di una femmina, Maria Grazia.

Arrivo davanti al cancello della scuola incontrando Mattia P., Nicco e Ale. Entrati, subito disinfettarsi le mani, poi guardiamo dove ci hanno messo le maestre e no! Sono in prima fila accanto a Viola G. e Elena.

Poi è arrivata la maestra Enza che ci ha detto le regole anti covid. Dopo, nell’intervallo con la mascherina non le parliamo! All’una siamo usciti ed è venuta a prenderci nonna. Le ho raccontato tutto. Quindi questa giornata, anche se con la mascherina, è stata bellissima, e mi sono divertito.

Ciao, ora devo andare, a presto, con affetto,

Mattia C.

 

 13-14 settembre 2020

Caro diario,

è la sera del 13 settembre e penso di fare fatica ad addormentarmi per l’emozione di tornare a scuola. Penso anche di svegliarmi prestissimo per fare la pettinatura che tanto mi piace: la coda con le treccine: consiste nel fare una semplice coda di cavallo, con tante treccine penzolanti. Di solito, le fermo con elastici colorati, ma quest’anno ho scelto i bianchi. Sono anche molto emozionata di rivedere i miei compagni di classe e le maestre, anche se con le giuste precauzioni.

YAAAWN...Buongiorno diario! A quanto pare i pensieri di ieri sera erano sbagliati… mi “DOVEVO SVEGLIARE PRESTISSIMO” ma a quanto pare non è andata proprio così... Sono le 7:20 del 14 settembre e, se la mia mamma non veniva a chiamarmi, ero sempre a letto. Non ho fatto colazione per la fretta, ma ho bevuto solo la mia tazzona di latte. Adesso sono in macchina, ascoltando canzoni allegre per ricordarmi l’estate... eh già... sono un po’ triste che l’estate sia finita... DIMENTICAVO!

Indosso degli occhiali da sole e sto sgranocchiando una schiacciatina che mio nonno mi comprava sempre durante l’estate. Sono comunque contenta perché dopo sei mesi rivedo i miei amici e ... sorpresa! Conosco una nuova compagna di classe! Ora stacco, sono arrivata a scuola; a dopo! 13:10 eccomi!!! Sono tornata da scuola e sono pronta per raccontarti tutto ciò che è successo. Oggi abbiamo ripassato le nuove regole del nuovo DPCM sul Coronavirus, già! Scusa! Non ti avevo parlato del Coronavirus! Il Coronavirus è una brutta pandemia cioè una fortissima influenza, molto contagiosa, che contagia grandi e piccoli. Ci sono tantissimi contagiati, per non dimenticare i tantissimi in terapia intensiva, cioè tra la vita e la morte. Ci sono tantissimi positivi a Colle Val d’Elsa, dove vivo io. Ci sono rimasta un po’ male, perché, se non si vedono gli amici da sei mesi è difficile non dargli un abbraccio o fare una carezza a Noemi. Fortunatamente, a scuola, abbiamo una grande palestra dove possiamo mantenere le distanze tra i banchi, toglierci la mascherina e stare sicuri. Nell’intervallo, invece, i giochi da fare sono limitati, perché con la mascherina non possiamo correre, perché respiriamo anidride carbonica e alla lunga non fa molto bene...Quindi non possiamo correre. Ho ricevuto un regalo per questa occasione da mia nonna: l’orologio che tanto desideravo viola pastello; mi piace davvero moltissimo! Appena sono tornata a casa, Argo, il mio cagnolino, mi ha fatto un sacco di feste! Domani ti racconterò cosa ho fatto il secondo giorno di scuola.

A PRESTO CARO DIARIO!

  Sara G.


20 ottobre 2020

Caro amico diario, scusa se ti scrivo solo oggi ma è molto importante. Aspetta ti spiego tutto...Era il 14 settembre 2020, detto anche primo giorno di scuola. DRIIIIIIIN! Ecco la mia sveglia! La mia fidata alleata che non mi fa arrivare in ritardo. Ma oggi è il primo giorno di scuola perciò non mi alzerò finché non sarà finita la scuola e mi riaddormento. Purtroppo arriva Mefu-sveglia, per quel tipo di sveglia non c’è un pulsante per spegnerlo e inizia a mordermi! Allora mi alzo con molta fatica, mi metto la vestaglia e vado a fare colazione. Dopo la fantastica colazione che mi ha preparato mamma, è il momento di andare in bagno (chiudo la porta sennò un certo gatto entra e vuole bere dal bidet!) Mi faccio la doccia, mi lavo i denti, il viso ecc., poi esco dal bagno, mi metto gli occhiali (sennò non ci vedo una mazza, purtroppo…), poi vado in salotto a dare da mangiare al gatto, gli preparo il letto e gli do la medicina. Poco dopo mi metto il grembiule e il giacchetto e poi...AH! Dimenticavo vado a rifare il letto e in seguito metto la coperta sulla scrivania per il mio gatto, infine gli do un bacio eeeeeee… SI PARTE!!! Io, nonostante il sonno e il freddo, sono a scuola e sono anche molto felice perché ci sono i miei amici: Viola G., Matteo, Elena ed infine Viola.M. Con loro mi diverto molto, anche con Matteo: è vero è un maschio, ma è molto simpatico e divertente e poi fa ridere tutto il gruppo.

C’è anche Elena e anche se piove, arriva lei e torna il sole. Poi c’è anche Viola.G. super-competitiva e super-dolce, se le dai un abbraccio credimi non ti lascerà mai più! Infine c’è Viola M. o come la chiamo io, Topolino. Viola è la persona che quando è tua amica, non ti lascerà mai e ti sarà accanto per sempre. Inoltre con lei non mancano le risate, specialmente quando ci fa le battute. Insomma, caro diario, io sono molto fortunata ad avere loro!

AH! Dimenticavo le maestre migliori del mondo e dolcissime. Aspetta, te le presento tutte: Nada, la maestra più dolce del mondo e quando hai bisogno, un fischio e arriverà da te. Loredana, la maestra super-disponibile per te e dolcissima, inoltre super-tecnologica, che a volte non gli sto dietro con il computer. C’è anche la maestra Meny: è come una torta al cioccolato e panna con una ciliegina in cima. Oddio, ho l’acquolina in bocca! Comunque è una maestra molto dolce, ma quando la fai arrabbiare beeeee... quasi quasi fa paura. Infine la maestra Enza super-simpatica e super-dolce, ma quando non studi geometria sembra di essere nella Savana con il re della foresta. Poi ci sono le altre maestre che non conosco molto bene, ma un’altra maestra che mi fa stare sempre tranquilla è la maestra Vilma. Inoltre una persona importante per me è Marta, super-dolce e carina. Pensa che l’anno scorso, dopo le interrogazioni, andavo in bagno e lei mi calmava! DRIIIIIIN! AH! E’ suonata la campanella è ora di tornare a casa, il mio gatto mi aspetta. È stato molto bello sfogarmi con te, grazie di esserci sempre per me!

GRAZIE!!!!

                                                                                       Elisa


 

Caro diario,

oggi ti racconto cosa è successo la mattina del 14 settembre, ovvero il primo giorno di scuola.

La mattina miracolosamente mi sono svegliata da sola verso le 6:45, mi sono alzata e sono andata a fare colazione. Dopo essermi lavata i denti e essermi vestita, ho preparato lo zaino.

Successivamente insieme alla mia mamma siamo montate in macchina e siamo partite. Arrivati a scuola, il cancello era ancora chiuso, ma essendo le 7:53 i miei amici erano già lì.

Quando li ho visti è stato molto strano perché ormai erano quasi sei mesi che non li vedevo.

Dopo qualche minuto Marta ci ha aperto il cancello e ho visto le maestre che ci accoglievano con molta felicità.

Ovviamente con la mascherina siamo entrati nella nostra nuova “aula”: la palestra!

Ma non ti ho raccontato della nostra nuova amica che si chiama Mariagrazia, lei è una bambina molto timida ma sono sicura che sia molto simpatica.

Quando siamo entrati in palestra siamo andati al nostro banco e abbiamo ritrovato tutte le maestre, è stato bellissimo ma soprattutto molto emozionante.

Dopo un po’ abbiamo fatto la prima lezione con la maestra Enza.

Verso un quarto alle undici è suonata la campanella e abbiamo fatto l’intervallo. La ricreazione è durata un bel po’, e insieme ci siamo divertiti un sacco.

Speriamo che la scuola non chiuda perché per noi è l’ultimo anno delle elementari e quindi voglio godermi questi momenti il più possibile.

A presto caro diario!

 

Viola M.


 

Ciao caro diario, ti racconterò il primo giorno di scuola.

Il 14 settembre è iniziata la scuola quindi mi sono dovuto svegliare prima. Mamma è venuta a svegliarmi, sono sceso dal letto e sono andato a fare colazione, mi sono lavato i denti e sono andato a vestirmi poi ho preso lo zaino e sono sceso, ma mi sono dimenticato la mascherina!! Ma, meno male che babbo ce l’aveva in macchina e così partiamo. Arrivo a scuola e rivedo tutti i miei compagni e c’era in più una bambina nuova e ovviamente ero felicissimo anche di rivedere le mie maestre.

Però c’erano delle regole da seguire per non prendere il coronavirus: lavare le mani con acqua e sapone o gel igienizzante, indossare la mascherina, mantenere il distanziamento, non scambiare oggetti o merende.

La nostra classe era la palestra perché eravamo la classe più numerosa della scuola.

Ero molto felice ed emozionato perché non ci hanno dato i compiti per una settimana.

La giornata è stata meravigliosa ma purtroppo sono andato a letto presto.

Alla prossima caro diario,

Matteo


 

Ciao Harry, scusa se ti scrivo solo ora, ma ho proprio voglia di raccontarti del mio primo giorno di scuola, quando finalmente ho rivisto le maestre, i miei amici, Marta la bidella, ma la cosa più bella era che uscivo da quella noiosa casa dove abito!

Tutto iniziò così: la sera prima di andare a scuola andai a letto alle 9:30 perché volevo svegliarmi presto. La mattina seguente mi svegliai alle 7:00 perché non mi riusciva di riprendere sonno. Allora sono andata a fare colazione e poi a fare i bisogni al bagno: lavarmi i denti, lavare il viso, …

Poi toccava al mio abbigliamento: mi sono messa un paio di pantaloni corti rossi e una maglietta bianca con i cuoricini rossi, ma la cosa che mi ha emozionato di più e stato mettermi il grembiule, bottone dopo bottone.  Quando ero pronta ad uscire, ho sentito che qualcuno mi ha messo qualcosa alla bocca ed era ... la mascherina.

Arrivata a scuola sono entrata non dal cancello principale, ma da quello più piccolo che porta nel giardino della scuola. Appena entrata in classe (la palestra), sono andata ad igienizzarmi le mani subito.

Appena iniziata la lezione, abbiamo preso i posti sedendoci dove le maestre ci avevano messo e io ero in prima fila vicino a Matteo G., il vuoto e il muro (che mi ascolta molto). Poi ci siamo presentati perché in classe nostra era arrivata una nuova bambina di nome Mariagrazia che veniva dalla Sicilia.

Finita la prima ora, siamo andati fuori a giocare ma non potevamo incontrarci con le altre classi.

Rientrati in classe le maestre ci hanno spiegato le nuove regole da rispettare per colpa del COVID-19.

Ma alla fine, quando siamo usciti da scuola, io ero contentissima di essere tornata a scuola.

Ecco come è finito il mio primo giorno di scuola.

Allora, amico mio, alla prossima avventura,

Caterina B.

 

 Caro diario ti racconto il mio primo giorno di scuola.

La sera prima di scuola ero agitato e contento per rivedere i miei compagni.

È arrivata la mattina del primo giorno di scuola e di quinta. Le regole a scuola erano diverse da quelle degli anni scorsi, per il Coronavirus, un virus molto diffuso.

Il primo giorno di scuola abbiamo fatto un arcobaleno e abbiamo spiegato cosa significa, per questo periodo del virus. Infatti l'arcobaleno è un segno di speranza. In questo arcobaleno abbiamo disegnato noi stessi e le maestre, perché speriamo di rimanere a scuola.

A scuola c’era una bambina nuova, di nome Mariagrazia, una bambina timida e molto brava. 

Caro diario, questo è stato il mio primo giorno di scuola di quinta. Sono stato molto contento di aver rivisto i miei compagni. 

Un caloroso abbraccio, ci rivediamo la prossima volta,

Noè

 

 22/ 10/ 2020

Caro Diario,

ti scrivo per raccontarti il mio primo giorno di scuola.

Era una mattina soleggiante e serena, ma devi sapere che non era una mattina come le altre: era la mattina del primo giorno di scuola!

Caro Diario non sai che emozione, rivedere i miei compagni, per non parlare delle maestre! Ero inoltre molto eccitata e piena di vergogna, che ansia!

Ad un certo punto arriva babbo che mi prepara la colazione.

Mentre mangiavo pensavo ad un sacco di cose: che banco mi capiterà? Starò in prima fila? Ci sarà ancora la maestra Nada o andrà in un’altra scuola? Proprio non riuscivo a concentrarmi!

Sparecchio la tavola e vado a lavarmi i denti. A questo punto passo a mettermi le scarpe, mi metto il giacchetto ed esco di casa (ovviamente con lo zaino).

Arrivo alla fermata del bus, salgo sul bus e vado a scuola.

Arrivo davanti all’entrata e penso: - Dopo tutto non sarà così male! - Così varco la porta d’ ingresso.

Vado in classe e… ma quale classe? La nostra si era trasferita in palestra! Comunque sia, caro Diario, non voglio piangere, sono troppo commossa, ma ora devo dirti ciao.

A presto caro diario!

Isabella


 

 20 settembre 2020

Caro diario il 13 settembre (il giorno prima dell’inizio della scuola) verso le ore 17:00 mi sentivo molto elettrizzata ma anche un po’ agitata per il giorno che sarebbe seguito.

Ero veramente nervosa e volevo essere impeccabile, quindi sono subito corsa a farmi una doccia poi sono andata a preparare gli abiti che avrei indossato il giorno dopo: una maglia a maniche corte di colore nero con la sagoma di Minnie tutta colorata ed dei semplici leggins neri.

Ero anche emozionata di conoscere la nuova bambina che sarebbe arrivata quest’anno. Quella sera nonostante tutta la mia eccitazione verso le 10:15 sono riuscita ad addormentarmi. La mattina dopo appena ho sentito la voce di mia mamma che mi chiamava per svegliarmi mi sono subito alzata dal letto, erano le 7:15 e anche se un po’ assonnata ero pronta per rivedere tutti i miei compagni di classe che l’anno scorso mi sono mancati tanto. Non li ho potuti vedere per tanto tempo per via del covid 19, ricordi? Ti avevo già parlato di questo virus, giusto?

Comunque tornando alla mia mattinata mi sono vestita con gli abiti che avevo preparato e sono andata a fare colazione con latte e cereali, verso le 7:30 ho finito di fare colazione e sono andata a lavarmi i denti e la faccia, alle 7:47 parto per la scuola. All’entrata ero emozionata di rivedere i miei compagni e di conoscere la bambina nuova. Al cancello inizio ad urlare a tutti: - CIAO! CIAO! -  Entro nella scuola e ci portano in palestra. Io pensavo che fosse per un “evento”, ma poi scopro che quella sarebbe stata la nostra nuova classe!! Sai, per il distanziamento (che nella nostra vera classe non potevamo avere), ci hanno detto che la palestra sarebbe stata solo momentanea e che ci sarebbero arrivati dei nuovi banchi che ci avrebbero permesso di stare in classe. Arrivati in palestra ho visto la nuova bambina e ho scoperto il suo nome Mariagrazia, era una bambina dolce e timida con degli occhiali davvero grandi che le facevano sembrare gli occhi enormi. 

Ho cercato di farci amicizia e ho fatto qualche faccia buffa, lei ha sorriso, aveva un sorriso dolce e un po’ intimidito.

Abbiamo iniziato la lezione e fatto alcuni disegni.

Sono tornata a casa molto felice della giornata trascorsa ma anche molto stanca.

CIAO, CARO DIARIO, ALLA PROSSIMA!

Sara P.


 

22 ottobre 2020

Caro diario,

ti voglio raccontare del mio primo giorno di scuola. La scuola è iniziata il 14 settembre 2020.

Era mattina, mamma mi ha svegliato ma io volevo restare a dormire perché ero moooolto assonnato, però mi sono svegliato perché non vedevo l’ora di rivedere i miei compagni. Allora mi sono messo: la maglietta (nuova), i pantaloni (nuovi), i calzini, il grembiule, le scarpe, la felpa, la mascherina. Zaino in spalle e ... andiamo a scuola.

Arrivo a scuola e le maestre mi dicono: “Guarda dove è il tuo posto”

Lì per lì non capivo, ma poi ho visto che i banchi erano etichettati con i nostri nomi.

Finalmente ho rivisto i miei compagni tra cui c’era una bambina nuova, di nome Maria Grazia. Con lei ho fatto subito conoscenza.

È stata proprio una bella giornata!!! Mi sono divertito sia a giocare in giardino, sia a fare le materie. E poi la ciliegina sulla torta è che per la prima settimana non ci davano i compiti.

Cordiali saluti, mio caro diario,

Mattia P.


14-09-2020 

Ciao caro diario, è la prima volta che ti scrivo e ti devo raccontare una cosa importante.

Ieri sera, prima di andare a letto, pensavo a tante cose, pensavo: <<Domani c'è scuola, quale sarà il mio banco? >> Ma la cosa più importante era che sarebbe arrivata una bambina nuova. Dopo un po’ mi sono addormentato.

Stamattina mi sono svegliato alle 6,30 mi sono alzato ed è mancato poco che cadevo dalle scale dalla fretta. 

Mia nonna mi aveva fatto la mia colazione preferita, cioè latte e Nesquik e brioche. 

Finita la colazione, mi sono fatto una bella doccia. 

Quando ho finito la doccia, mi sono mi sono vestito con i vestiti nuovi, ho preso la cartella e sono andato in macchina.

Sono arrivato a scuola in anticipo; quando ho visto i miei amici Mattia C., Mattia P., Noè e Alessio ero felicissimo. 

Poi si è aperto il cancello, ero molto sorpreso che la nostra classe fosse in palestra. 

Era molto bello, perché era grande anche se c'è un rimbombo incredibile Ho conosciuto la bambina nuova che si chiama Maria Grazia.

Ero felice che ci fosse una nuova compagna di classe, ero felice di rivedere le maestre e i miei compagni.

Le maestre ci hanno raccontato una storia, “Lo scienziato volante”.

Poi abbiamo fatto l'intervallo: era molto brutto perché c'erano i divisori per dividere gli spazi per non incontrarci con le altre classi.

Anche se c'erano le nuove regole del CORONAVIRUS, ero felice lo stesso.

Dopo l'intervallo siamo tornati in classe e abbiamo fatto il disegno dell'arcobaleno.

Quando è suonata la campanella ero triste, era già finita la mattinata. Siamo usciti e siamo tornati a casa.

Ciao caro diario, alla prossima,

Niccolò


22 ottobre 2020

Ciao Ginny, come stai?

Io sto molto bene, grazie! Ok, sei pronta? Sei comoda? Molto bene, allora inizio il racconto… Tanti, tanti anni fa, come forse sai, o forse non sai, è arrivato il primo giorno di scuola…

No, il primo giorno di scuola c’è stato un mese fa, il 14 di settembre, quello che ho scritto dopo il punto interrogativo fino ai puntini era tutto ironico. Comunque, come dicevo, (il 14 di settembre) è finalmente arrivato il primo giorno di scuola.

Come ben sai, io adoro dormire, ma la mattina del primo giorno di scuola , mi sono totalmente dimenticata del covid, che è una malattia venuta in Italia dalla Cina, o da quelle parti lì, e del fatto che adoro dormire e sono saltata giù dal letto alle 6:00, e non sto scherzando! Ero così felice di poter rivedere i miei amici e di poter tornare a scuola, che mentre scendevo come un razzo le scale, sono scivolata e sono caduta.

Ma non preoccuparti, mi sono rialzata come se nulla fosse e mi sono fiondata a fare colazione, giù in cucina, a preparare lo zaino e a lavarmi e vestirmi. Poi mamma mi ha legato i capelli in due codini, uno a destra e uno a sinistra con un laccino fucsia e uno rosa, altrimenti detto rosa chiaro e rosa scuro.

E quest’anno c’è una novità: anche il mio fratellino va alle elementari, solo che lui fa la 1^ e io, invece, la 5^. Babbo ci ha accompagnato a scuola e ognuno è entrato nella propria classe.

Noi, come sai e se non lo sai te lo dico io, eravamo ventisei, ma quest’anno siamo ventisette perché è arrivata Mariagrazia, la nostra nuova compagna e quindi la nostra classe si è trasferita in palestra. Comincia la lezione: le maestre ci hanno salutato tutti e ventisette e hanno fatto di tutto per far sentire Mariagrazia far amici.

La maestra Enza ci ha fatto disegnare un arcobaleno e poi, a turno, ci ha fatto dire le cose che pensavamo riguardo al perché avevamo scelto l’arcobaleno. Dopo ciò è suonata la campanella e abbiamo fatto merenda. Dopo la merenda ci hanno letto una storia intitolata “Lo scienziato volante”. Scusami se non ti racconto di cosa parla la storia, perché se lo facessi aggiungendo le regole, farei un poema lungo da qui a lì.

Driiiiiin!!! È di nuovo suonata la campanella, questa volta, per avvisare che era ora di tornare a casa. Nonostante le nuove regole, il gel, la mascherina, a me è piaciuto rivedere i miei amici e mi sono piaciute anche le attività.

Ciao, cara Ginny, alla prossima. Caterina.

P.S. Scusami se ti ho cambiato nome dall’oggi al domani.

Caterina P.

  

14-9-2020

Ciao caro diario, questa mattina alle 7:00 mi è suonata la sveglia e io l’ho spenta. Dopo 5 minuti è arrivata la mia mamma e mi ha svegliato, ma io mi sono ricordata che era il primo giorno di scuola e che arrivava una bambina nuova, allora sono andata subito a fare colazione!

Poi sono andata in camerina a cambiarmi, mi sono messa le scarpe nuove la maglietta e i pantaloni, sono andata in bagno a lavarmi i denti, mi sono messa il grembiule e il giacchetto jeans.

Infine ho preso le cose più importanti, cioè lo zaino e la MASCHERINA e io, mamma e Chiara siamo andate in macchina. Dopo 5 minuti siamo arrivate alla scuola di Campiglia. Sono entrata in classe 5^ (cioè la mia classe) e ho rivisto tutti i miei amici, le maestre e la bambina nuova, MARIAGRAZIA.

Arrivata in classe, ci hanno detto tutte le regole per stare a scuola con il COVID-19. Tenere le distanze, tenere la mascherina, gli orari del bagno per non fare assembramento, non toccarsi con le mani, non levarsi la mascherina nell’intervallo, se un bambino si alza ci dobbiamo mettere la mascherina e quando si arriva la mattina e si torna in classe nell’intervallo ci si devono igienizzare le mani.

Poi ci hanno letto una storia intitolata lo scienziato volante. Alle 10:45 è suonata la campanella dell’intervallo e si è fatta una specie di merenda, poi siamo andati in fondo alla palestra per fare l’intervallo.

Dopo un’ora siamo tornati in classe e abbiamo rincominciato a fare lezione. All’una è suonata la campanella e siamo andati via. Questa giornata mi è piaciuta un sacco perché ho rivisto le maestre e i miei compagni di classe.

Ciao, caro diario a presto,    

Elena


 22/10/2020

Caro diario, oggi ti voglio parlare del mio primo giorno di scuola.

La sera prima ero molto eccitata e non smettevo di saltellare per casa. Andai a letto e mi addormentai a mezzanotte. La mattina dopo mi svegliai per prima, andai in camera dei miei genitori svegliandoli. Loro esclamarono: “Giada, sono le sei e quaranta torna a letto almeno per venti minuti!”. Tornai a letto ma non mi addormentai. Quando la sveglia del mio babbo suonò, urlai: “FINALMENTE!! E mi alzai, andai al bagno, mi preparai e feci colazione, mangiando i biscotti con le gocce di cioccolato, pensando a come sarebbe stato questo giorno speciale. Uscii di corsa, camminando velocissima, arrivai a scuola dieci minuti prima (sai come sono, ho sempre paura di fare tardi). Entrai, cercando un banco perfetto per sedermi accanto alle mie due migliori amiche ma … SORPRESA! Le maestre avevano deciso dove farci mettere a sedere. E questo anno c’è una bella novità: è arrivata una nuova compagna, di nome Mariagrazia.

Ci accolse la maestra Enza dicendoci quanto gli eravamo mancati. Poi ci parlò di tutte le regole per evitare i contagi. In giardino giocammo tanto. Poi toccò alla maestra Meny che, anche lei, ci fece il ripasso di tutte le regole.

Io mi sono divertita veramente tanto e poi mi è piaciuto rivedere tutti i miei compagni dal vivo. E spero di passare un bellissimo anno scolastico insieme a tutti i miei amici.

Ciao a presto caro diario, spero che il mio primo giorno di scuola ti sia piaciuto. CIAO!

Giada


 

22-10-2020

Ciao, Pietro come stai? Io tutto bene, oggi ti parlerò del primo giorno di scuola, classe 5^.

Io al primo giorno mica sono andato per fare lezione, ma per rivedere i miei compagni e le maestre. Sono andato a scuola anche perché mamma vuole che ci vada.

Prima di fare l'intervallo le maestre ci hanno detto le regole di come stare a scuola perché c' è il Coronavirus. Ma sai cosa è il Coronavirus?

Vabbè ritorniamo a parlare di scuola e una bruttissima notizia è che si deve mangiare dal posto in classe. Alle 10:45 abbiamo fatto l'intervallo.

Mi racconti il tuo primo giorno di scuola? Ciao a presto,

Mihai

 

Ciao caro diario!

Sì, oggi ti racconterò il mio primo giorno di scuola e allora incominciamo.

Era il 14 settembre 2020, mi sveglio la mattina è dico “SI VA A SCUOLA!!!!”.

Molto felice mi alzo dal letto, mi vesto e faccio tutto con calma e tranquillità (beh, invece mia sorella non era molto felice di tornare a scuola).

Comunque torniamo a me, mi vesto, mi lavo, mi vesto e mi metto il grembiule, sono pronta!!!! Ora andiamo a scuola!

Fuori dal cancello dico: “Ma quando aprono?”

Dopo 5 minuti aprono, tutti in fila indiana uno alla volta andiamo in classe, anzi in palestra. Dopo aver attraversato la porta rossa, io, Viola M., Elena, Elisa e Matteo ci volevamo mettere accanto, ma c'era qualcosa che non andava, c'erano le etichette sui banchi. Quindi andiamo a cercare il nostro banco, Elisa nell'ultima fila, Viola M. nella seconda fila, Elena e Matteo nella fila prima, ed io dove sono?

Eccoci in prima fila! Ma mi ci vedi in prima fila?

C'era qualcosa che non andava: avevo pure tutti i maschi intorno, se questa non è sfortuna non so come chiamarla!

Avevo Matteo da una parte, Cardi dall'altra e Noè dietro, mi dico “NOOOO”!

Comunque iniziamo la prima lezione. C'era la maestra Enza che faceva italiano: di nuovo qualcosa che non andava, dopo un po' scopro che le maestre si erano messe d'accordo sul fare qualche lezione sulla DAD

“Ahhhh!” esclamo. È suonata la campanella finalmente si fa merenda, avevo del salame con i crackers.

Ho passato l'intervallo più bello della mia vita, abbiamo giocato a acchiappino. Purtroppo ora si torna in classe. C'è la maestra Meny e abbiamo scritto, abbiamo disegnato, è stato bellissimo.

Poi è suonata la campanella e di nuovo in fila indiana siamo andati fuori, questa volta per andare a casa a mangiare.

Ciao, caro diario TVB da

Viola G.

 

 14/9/2020

Ciao caro diario come stai, io bene, te? Mi mancavi così tanto!

Ora ti parlo del primo giorno di scuola. Io ero in macchina, ero emozionato per il primo giorno di scuola, ero contento di rivedere i miei compagni e le maestre e si è aggiunta pure una nuova compagna che si chiama Mariagrazia. Io non ho mai parlato con lei ma mi sa che è simpatica.
Ora solo per colpa del covid 19 si fa lezione in palestra, si deve mantenere la distanza di 1m ed ogni volta che un bambino si alza si deve tenere in su la mascherina.
In palestra rimbomba tutto ed non si sente niente, alcuni sentono alcuni no e poi si fa un casino che non te lo immagini.
Io ho imparato calmarmi con la rabbia ed ora la mia prima materia preferita e scienze perché si sta studiando il corpo umano.
Franci è alle medie ed noi l'anno prossimo andiamo alle medie ed io non vedo l'ora, voglio provare ad essere alle medie ma se non mi piace voglio ritornare alle elementari
ciao, caro diario ti o raccontato tutto del primo giorno di scuola a presto.

Gabriel


Caro Diario,
oggi è stato il primo giorno di scuola e sono stato molto felice di tornare visto che l’anno scorso la scuola è stata chiusa per colpa di un virus chiamato Coronavirus.
Oltretutto sono stato molto felice di rivedere i miei amici e le mie maestre anche se avevano la mascherina.
Giacomo


Caro diario,

la mia mamma mi ha detto che il quattordici settembre si tornava  a scuola. Ho incominciato a procurarmi quaderni, libri, astuccio, zaino, grembiule e soprattutto volevo vedere la nuova scuola.

La sera prima ho pensato alle mie vecchie maestre della Sicilia, ma la mattina ero curiosa di conoscere le mie nuove maestre. La mattina insieme alla mamma ero molto ansiosa perché non sapevo ancora quali erano i miei nuovi compagni, ma una volta entrata in classe ho visto dei banchi senza rotelline e una bambina che con un sorriso mi è venuta incontro. Io ho subito fatto amicizia con Viola e il secondo giorno con la sua amica.

In classe siamo stati poco tempo, abbiamo fatto un disegno sul quaderno di italiano e poi abbiamo parlato del nuovo anno scolastico con il covid.

Mariagrazia
 

 

Caro Mattia,

ti dico cosa ho fatto la sera prima del primo giorno di scuola.

Praticamente andai a letto verso le 23,30 perché guardavo un film d’avventura e mi addormentai quasi subito.

La mattina mi svegliai alle 6,30, avevo un sonno… ma la scuola è la scuola... è il mio “lavoro” che farò fino all’ultimo anno di liceo, poi troverò il mio vero lavoro.

Così dissi a me stesso: “Non perdiamoci in chiacchiere!! “.

Mangiai i Ringo, biscotti buonissimi, inzuppati nel latte; mamma mi diede i panni e via. Arrivai al cancello tutto tranquillo, ma appena lo aprirono ero in ansia.

Insomma, ansia o no, dovevo entrare, entrai e la maestra Enza ci spiegò le direttive per stare a scuola in tranquillità e in sicurezza. Dopo c’era Meny e abbiamo parlato del covid 19.

Ehi, le ore sono volate e il primo giorno di scuola è finito, ora vado a mangiare.

Ciao Mattia, ci vediamo domani

Alessio

 


3 commenti:

  1. Wow sono venuti benissimo i nostri diarii

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  2. Che bei lavori! Mi piacciono molto anche i disegni! Brava classe 5^!

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  3. Sono davvero delle belle pagine di diario che ci ricorderanno per sempre questo strano, e tanto bello, primo giorno di scuola! I vostri disegni poi impreziosiscono la pagina. Bravissimi tutti!

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