lunedì 21 gennaio 2019

#ioleggoperché

Per arricchire la biblioteca scolastica, la nostra scuola ha partecipato all’iniziativa editoriale “#IOLEGGOPERCHÉ”, avvenuta tra il 20 e il 28 ottobre 2018. Così, abbiamo creato queste locandine per sensibilizzare il pubblico all’importanza della lettura. 
 
Ci piace leggere perché quando leggiamo ci tuffiamo in bellissimi mondi! 
(Sara P. e Isabella)

lunedì 14 gennaio 2019

Dai fumetti alle storie

Dopo aver riordinato cronologicamente le vignette, abbiamo scritto una storia utilizzando il DISCORSO DIRETTO.

Il compleanno della mamma
Era il giorno del compleanno della mamma e Simon era andato dal fioraio a comprarle una rosa rossa e quando arrivò il bimbo disse al fioraio: -Salve, vorrei una rosa rossa.-
Il fioraio gli rispose:-Questa rosa rossa costa 3£.-
Poi Simon prese la rosa e rispose: -Grazie ecco i miei risparmi.-
Dopo Simon tornò a casa e diede la rosa alla mamma. Il bimbo esclamò :
- Auguri per la tua festa, mamma!-
La mamma,contenta rispose:- Grazie per la rosa.-
E lo abbracciò.
Viola M. e Rayan

mercoledì 9 gennaio 2019

Storie col dizionario...

Grazie al dizionario della Lingua Italiana abbiamo scoperto il significato di queste parole: ARCIERE – FARETRA – RADURA – MIRARE – AMMIRARE. A questo punto siamo stati pronti a sbizzarrire la nostra fantasia per inventare delle storie...
 

La storia dell’arciere
In un villaggio viveva un arciere, che un giorno andò in una radura con l’arco e una faretra che conteneva le frecce.
Stava per mirare a una mela per farla cadere dall’albero.
Mentre stava per scoccare la freccia vide una pianta e rimase a ammirare quella pianta per ore.
Da quanto era bella la portò al villaggio. Tutti rimasero stupiti dalla pianta e volevano sapere dove l’aveva presa.
Mattia C. e Niccolò

lunedì 7 gennaio 2019

Leggende capricciose in GIE

In classe abbiamo scoperto le parole “capricciose” che contengono -GIE- e alcuni di noi hanno inventato delle leggende per spiegarne l’origine.

Bugie dalle gambe corte
C’era una volta un bambino biondo con le gambe corte di nome BUG.
A BUG non piaceva andare a scuola e diceva sempre alla sua mamma che era sciopero per stare a casa a giocare con la Play Station. Un giorno la sua mamma è stata chiamata dalla scuola e ha scoperto che BUG le aveva detto sempre un sacco di bugie. Tornato a casa lo ha messo in punizione: gli ha sequestrato la Play Station e lo ha soprannominato BUGIE DELLE GAMBE CORTE.
È così che è nata la leggenda che le bugie hanno le gambe corte.
Aurora