lunedì 7 gennaio 2019

Leggende capricciose in GIE

In classe abbiamo scoperto le parole “capricciose” che contengono -GIE- e alcuni di noi hanno inventato delle leggende per spiegarne l’origine.

Bugie dalle gambe corte
C’era una volta un bambino biondo con le gambe corte di nome BUG.
A BUG non piaceva andare a scuola e diceva sempre alla sua mamma che era sciopero per stare a casa a giocare con la Play Station. Un giorno la sua mamma è stata chiamata dalla scuola e ha scoperto che BUG le aveva detto sempre un sacco di bugie. Tornato a casa lo ha messo in punizione: gli ha sequestrato la Play Station e lo ha soprannominato BUGIE DELLE GAMBE CORTE.
È così che è nata la leggenda che le bugie hanno le gambe corte.
Aurora


La leggenda della parola raggiera
Nel Mondo delle Parole ce n’era una che amava viaggiare: era la parola Raggera.
Ma quando arrivava all’aeroporto o alla stazione il suo aereo o il treno erano già partiti.
Un giorno andò da Re Alfabeto e gli disse: - Sono disperata perché arrivo sempre tardi al mio volo …
Dopo aver capito tutto Re Alfabeto gli disse: - Ho capito, allora ti regalerò una I che ti ricorderà di informarsi su quando dovrai partire così non arriverai più in ritardo.
Da quel giorno Raggera diventò per sempre Raggiera.
Giacomo

LA LEGGENDA DELLA PAROLA FORMAGGIERA!
Nel mondo delle parole c’era una formaggera, ma nessuno voleva comprare il suo formaggio perché puzzava, ma lei diceva che non era vero.
Un giorno andò dal Re Alfabeto e gli disse: “Sono triste, nessuno vuole il mio formaggio perché dicono che puzza!”
Allora Re Alfabeto le disse: “Ho capito ti regalerò una I, il tuo nome si scriverà FORMAGGIERA e tutti diranno che il tuo formaggio è molto buono”.
Matteo e Elisa

La leggenda della parola formaggiera
C'era una volta un topino di nome Lino.
Lino era senza dentini e per mangiare il formaggio, lo prendeva sempre dalla formaggiera di una casa abbandonata.
Poi il formaggio finì e la formaggiera era molto triste perchè senza formaggio era diventata solo formaggera.
Allora il topino Lino andò dal principe Forma e dalla principessa Giera e chiese loro di rimettere il formaggio ben stagionato nella formaggiera.
Così il principe le regalò tanto formaggio e la principessa le regalò una i da conservare sempre nel suo nome. Così per la gioia di Lino, la sua amica formaggiera fu sempre piena zeppa di formaggio e di lettere giuste e gustose!
Sara G.


La leggenda della formaggera
La parola formaggera era sempre triste e sola perché nessuno riusciva ad aprirla e non poteva prendere tutti i buoni formaggi che conteneva.
Tutti la chiamavano “Formaggera la timida” e lei era sempre più triste.
Così un giorno andò dal Re Alfabeto e gli disse: ”Sono disperata, nessuno riesce ad aprirmi e pensano che sia una cosa inutile. Mi puoi aiutare?” Allora Re Alfabeto le disse: “Ti posso aiutare, ti darò una I con questa I tutti quelli che proveranno ad aprirti ce la faranno.” Così da quel giorno la parola si chiamò Formaggiera e non fu più triste e sola perché tutti potevano prendere il suo formaggio.
Caterina B.

1 commento: