In
classe abbiamo scoperto le parole “capricciose” che contengono
-GIE- e alcuni di noi hanno inventato delle leggende per spiegarne
l’origine.
Bugie
dalle gambe corte
C’era
una volta un bambino biondo con le gambe corte di nome BUG.
A
BUG non piaceva andare a scuola e diceva sempre alla sua mamma che
era sciopero per stare a casa a giocare con la Play Station. Un
giorno la sua mamma è stata chiamata dalla scuola e ha scoperto che
BUG le aveva detto sempre un sacco di bugie. Tornato a casa lo ha
messo in punizione: gli ha sequestrato la Play Station e lo ha
soprannominato BUGIE DELLE GAMBE CORTE.
È
così che è nata la leggenda che le bugie hanno le gambe corte.
Aurora
La
leggenda della parola raggiera
Nel
Mondo delle Parole ce n’era una che amava viaggiare: era la parola
Raggera.
Ma
quando arrivava all’aeroporto o alla stazione il suo aereo o il
treno erano già partiti.
Un
giorno andò da Re Alfabeto e gli disse: - Sono disperata perché
arrivo sempre tardi al mio volo …
Dopo
aver capito tutto Re Alfabeto gli disse: - Ho capito, allora ti
regalerò una I che ti ricorderà di informarsi su
quando dovrai partire così non arriverai più in ritardo.
Da
quel giorno Raggera diventò per sempre Raggiera.
Giacomo
LA LEGGENDA DELLA PAROLA FORMAGGIERA!
Nel
mondo delle parole c’era una formaggera, ma nessuno voleva comprare
il suo formaggio perché puzzava, ma lei diceva che non era vero.
Un
giorno andò dal Re Alfabeto e gli disse: “Sono triste, nessuno
vuole il mio formaggio perché dicono che puzza!”
Allora
Re Alfabeto le disse: “Ho capito ti regalerò una I, il tuo nome si
scriverà FORMAGGIERA e tutti diranno che il tuo formaggio è molto
buono”.
Matteo
e Elisa
La leggenda della parola formaggiera
C'era
una volta un topino di nome Lino.
Lino
era senza dentini e per mangiare il formaggio, lo prendeva sempre
dalla formaggiera di una casa abbandonata.
Poi
il formaggio finì e la formaggiera era molto triste perchè senza
formaggio era diventata solo formaggera.
Allora
il topino Lino andò dal principe Forma e dalla principessa Giera e
chiese loro di rimettere il formaggio ben stagionato nella
formaggiera.
Così
il principe le regalò tanto formaggio e la principessa le regalò
una i
da
conservare sempre nel suo nome.
Così
per la gioia di Lino, la sua amica formaggiera fu sempre piena zeppa
di formaggio e di lettere giuste e gustose!
Sara
G.
La
leggenda della formaggera
La
parola formaggera era sempre triste e sola perché nessuno riusciva
ad aprirla e non poteva prendere tutti i buoni formaggi che
conteneva.
Tutti
la chiamavano “Formaggera la timida” e lei era sempre più
triste.
Così
un giorno andò dal Re Alfabeto e gli disse: ”Sono disperata,
nessuno riesce ad aprirmi e pensano che sia una cosa inutile. Mi puoi
aiutare?” Allora Re Alfabeto le disse: “Ti posso aiutare, ti darò
una I con questa I tutti quelli che proveranno ad aprirti ce la
faranno.” Così da quel giorno la parola si chiamò Formaggiera e
non fu più triste e sola perché tutti potevano prendere il suo
formaggio.
Caterina
B.
Wow!Bellissimi i disegni e i racconti!
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