Dal giorno 5 marzo le attività didattiche di tutte le scuole
d’Italia sono state sospese per l’emergenza legata al Coronavirus.
Questo ci ha resi tutti disorientati e un po’ increduli di
fronte a un situazione che non si è mai verificata nella storia della nostra
scuola, se non negli estremi periodi di guerra.
Il mercoledì ci siamo salutati in classe dicendoci: “A domani!”
e il giovedì non potevamo più andare a scuola…
A noi sembrava di essere in vacanza, ma poi ci hanno spiegato
che dovevamo fare la scuola a distanza, una scuola nuova, tutta da costruire e
sperimentare.
Queste sono le nostre prime impressioni su questa
anomala situazione.
Il CORONAVIRUS
Giovedì 5 marzo 2020 si sono chiuse le scuole a causa del Coronavirus, un
nuovo virus che è venuto dalla Cina.
Giovedì ero contento che avessero chiuso le scuole, ma poi ci ho ripensato perché
è un’influenza che sta colpendo tantissime persone in maniera grave.
Il giorno dopo hanno sospeso anche tutte le attività sportive; quindi io
non vedo più i miei compagni di scuola, di calcio e le maestre e questo mi
dispiace tantissimo.
Spero che facciano riaprire le scuole e che facciano riavviare gli
sport perché ci si possa divertire con i nostri amici.
NOÈ
La
scuola è stata chiusa in maniera eccezionale ed improvvisa
Giovedì 5 marzo hanno chiuso le scuole per il “Coronavirus” io mi sono annoiata
tantissimo, anche perché a scuola si faceva qualcosa...
Io mi ci sono trovata abbastanza bene, lasciando da parte la noia mortale.
Comunque, pur essendo “in vacanza”, c’erano sempre le regole ed i compiti da
fare.
In questi giorni mi sono annoiata tantissimo figuriamoci se ce la farò a
stare a casa tutto il tempo a far nulla.
Ma in realtà sono stata abbastanza fortunata perché abito in campagna e
quindi posso fare più cose rispetto a chi abita in città. Per esempio posso
andare a portare a spasso il cane per i boschi che sono vicini a casa mia e
quindi non rischio di infrangere le regole che parlano di restare a casa e di
non stare a contatto con altre persone al di fuori della nostra famiglia.
Io e Ady a volte giochiamo a Masterchef prendendo bacche, fiori ed olive
che sorgono nel nostro giardino e in quello dei giardini vicini. Ieri abbiamo
giocato “a distanza” con Sofia, la nostra amica, a costruire la casa per
lumache, ovviamente ognuno è rimasto nel suo giardino.
ANNA
La
scuola è stata chiusa in maniera eccezionale e improvvisa.
Il 5 marzo 2020, io ero in vacanza in montagna, avevo appena finito di
sciare ed ero stanchissima sdraiata sul letto, quando sentii mamma che mi
chiamava, dicendo: “Eli, Eli vieni subito!” e io ribattei: “Mamma che cos’ è
successo?!”
Mamma mi fece vedere il video che diceva che la scuola chiudeva per evitare
i contatti per colpa di questo virus. Io non pensavo di arrivare a questo
punto, neanche nei peggiori incubi.
Ora l’Italia è zona rossa per colpa di chi non sta a casa, infatti ora ho
capito perché hanno chiuso la scuola, però non capisco perché così
improvvisamente. Io non posso dire più di tanto, bè ero in montagna, però mi
sembra strano lo stesso.
Elisa
Uscita
da scuola
Il 4 marzo mamma mi ha detto che il giorno dopo non ci sarebbe stata la
scuola e che per tanti giorni saremmo rimasti a casa. Da questa notizia io sono
rimasta sconvolta perché non credevo che questo virus fosse così pericoloso da
far chiudere tutte le scuole d'Italia. Spero che riescano a trovare una cura
alla svelta perché altrimenti si ammalano sempre più persone e non si sa quando
potremo ritornare in classe.
Mi dispiace anche stare chiusa in casa con poco da fare, sono triste
soprattutto perché non posso rivedere i miei compagni e le maestre per molto
tempo.
ISABELLA
LA
SCUOLA CHIUSA
Mercoledì sera io e la mia famiglia siamo stati per un po' a guardare il tg
che parlava di una probabile chiusura delle scuole per via del corona virus.
Credo di aver capito che è una nuova influenza facilmente contagiosa. Dopo un
po' ho sentito che tutte le scuole venivano chiuse, quindi anche la nostra.
Dopo un'oretta è arrivata la mail alla mia mamma da parte della Dirigente che
comunicava: "scuole chiuse".
Il giorno dopo ero felice perché la mia mamma mi aveva lasciato dormire
quanto volevo, invece di svegliarmi come quando vado a scuola. Ero anche triste
perché oltre la scuola ho capito che non posso andare a fare la spesa con la
mia mamma, non ho gli allenamenti di pallavolo, non posso andare a catechismo,
insomma ho poche scelte.
Per non essere contagiato starò a casa mia in campagna e al massimo al
Parco giochi.
Quando tornerò a scuola sarò felice di rivedere i miei compagni e che sia
tornato tutto normale.
Matteo
La scuola è stata chiusa in maniera eccezionale e improvvisa. Racconta le
tue impressioni a proposito.
Mercoledì andai a scuola come tutti i giorni e già sapevo che molte scuole
erano state chiuse per il Coronavirus o “Covid-19”. Io speravo che la nostra
scuola non chiudesse, ma ero preoccupata che fosse il contrario.
La sera stessa ero sul divano e stavo per schiacciare un pisolino. Ad un
certo punto i miei genitori mi chiamarono e mi dissero che c'era una brutta
notizia, e per questo, un po' dalla curiosità e un po' dalla paura, mi passò
anche il sonno. Entrambi mi volevano dire la stessa cosa, cioè che anche la mia
scuola era chiusa.
Io ci sono rimasta malissimo anche perché venerdì dovevamo fare la
videochiamata e lunedì dovevo essere interrogata a geografia.
Ripensai con nostalgia ai giorni
passati e non vedo tutt'ora l'ora di essere a lunedì 16 marzo per poter
ritornare a scuola.
Ero un po' intimorita e turbata, ma ora penso che con le giuste precauzioni
si risolva tutto e che le persone possano ritornare presto alla vita
normale.
Sara G.
Eccezionale
chiusura della scuola
La sera del 5 marzo 2020, mentre io, Noè e Panti eravamo agli allenamenti
di calcio abbiamo ricevuto una grande notizia. Il governo italiano aveva chiuso
tutte le scuole d'Italia a causa del coronavirus.
Noi eravamo felici perché avevamo le vacanze anticipate, ma anche un po’
tristi perché non avremmo potuto vedere i nostri amici e le maestre.
Il coronavirus è un'epidemia causata da un nuovo virus che si diffonde con
estrema facilità. Dottori, scienziati, biologi, tutti stanno lavorando per
sconfiggerlo e anche noi bambini possiamo fare la nostra parte rispettando
delle semplici regole come per esempio: lavarsi spesso le mani per un tempo
minimo di 20 secondi, non mettersi le dita nel naso, starnutire o tossire nella
piega del gomitolo se non si ha un fazzoletto monouso.
C'è un'altra regola, che a me non piace: dobbiamo stare in casa limitando i
contatti con gli altri.
Si fa presto a dirlo ma non a farlo! Speriamo che tutto si risolva
presto.
Mattia C.
Chiusura
improvvisa della scuola
Ho aspettato un po’ di giorni prima di scrivere, perché all’inizio non
sapevo cosa dire.
Quando è arrivata la notizia della chiusura della scuola ero un pochino
contento, ma ora sto iniziando ad annoiarmi perché non possiamo più andare da
nessuna parte.
Le giornate sono tutte uguali, prima ero contento quando si arrivava al
venerdì, ora non cambia niente perché non si può fare niente. Meno male che
abbiamo un giardino molto grande e almeno lì ci possiamo stare.
Mi mancano i miei amici di classe e anche i miei nonni di Gracciano.
Spero tanto che passi tutto velocemente e che possiamo tornare a fare
quello che si faceva prima.
Jacopo
LA SCUOLA E’ STATA CHIUSA IN MANIERA ECCEZIONALE E IMPROVVISA
Il 5 marzo hanno chiuso le scuole fino al 15 per due motivi: il primo
motivo perché dovevano disinfettare le scuole e il secondo motivo perché
volevano far stare meno persone a contatto per l’influenza del Coronavirus.
Io ero un po' triste perché per 11 giorni non vedevo le mie amiche e le
maestre, e un po' felice perché avevamo 11 giorni di vacanza.
Noi andiamo a vedere sul registro i compiti e le lezioni che le maestre
hanno scritto.
ELENA
Chiusura
improvvisa della scuola
Mercoledì 4
marzo noi c'eravamo salutati dandoci appuntamento a domani, ma con gran stupore
avevano chiuso tutte le scuole d' Italia.
Io ero tanto
dispiaciuto perché non avevo avuto tempo di salutare i miei compagni di classe
e le mie maestre.
Tutti questi
problemi sono causati dal coronavirus; al telegiornale parlano di malati in
continuo aumento, le vite di queste persone sono in pericolo e i medici stanno
cercando una cura.
In questo
periodo di isolamento forzato passo le mie giornate in compagnia dei miei
genitori e del mio cane Luna.
Con loro
gioco e studio, perché in questo momento difficile è importante andare avanti.
Io e la mia famiglia stiamo facendo una bella vita a casa nostra, ma spero di
rivedere presto i miei compagni di classe.
Alessandro
CHIUSURA IMPROVVISA DELLE SCUOLE
Sono passato dalla gioia per la chiusura della scuola alla nostalgia di
questa.
Sembrava che il coronavirus fosse solo un’influenza ma non è così.
Purtroppo si tratta di una cosa seria che dobbiamo assolutamente combattere
e sconfiggere. Basterebbe trovare un vaccino e tutto sarebbe risolto.
Vorrei che tutto tornasse alla normalità e nessuno più morisse.
Ho capito che non andare a scuola non è così divertente.
Le mie emozioni sono: paura, delusione, tristezza e rabbia.
Rabbia perché non posso praticamente uscire di casa; paura perché
potrebbero essere contagiate le persone alle quali voglio bene; delusione
perché è brutto vedere le strade vuote e i parchi gioco chiusi. Tutto finirà
presto e tornerà la tranquillità.
Niccolò
La
scuola è stata chiusa in maniera eccezionale e improvvisa
Noi bambini
della classe 4^ mercoledì 4 marzo 2020 a fine scuola ci siamo salutati
dicendoci: “Ciao a domani”, ma quando sono tornato a casa dagli allenamenti è
saltata fuori la notizia che non si andava a scuola.
All’inizio
ero scioccato dall’idea e ho chiesto a mamma: “Perché stiamo a casa?” Mamma mi
ha detto che stavamo a casa per colpa del coronavirus.
All’inizio uscivo a giocare con i miei amici, poi però
hanno chiuso tutto e hanno detto di stare a casa. Quindi non si poteva uscire e
mi annoiavo molto a stare chiuso in casa, però alla fine era meglio restare
chiusi in casa che rischiare di ammalarsi. Allora mi sono divertito a giocare
con mia sorella e delle volte con Cardi e Noè tramite giochi on-line e così mi
diverto.
Mattia P.
Riflessioni sulla
chiusura improvvisa della scuola
Giovedì 5 Marzo il Governo italiano ha deciso di
chiudere tutte le scuole in Italia a causa dell’emergenza COVID-19.
A me è
sembrata una cosa improvvisa, ma fatta bene per proteggere la salute di tutti.
Un po’ mi è
dispiaciuto di non andare a scuola, ma stare a casa mi piace!
Questa
occasione può essere presa per leggere più del solito, per coltivare le nostre passioni,
stare più con i genitori e con gli animali domestici.
LA SCUOLA E' STATA CHIUSA
Da giovedì
tutte le scuole d'Italia sono state chiuse a causa del coronavirus.
Mamma mi ha
spiegato che è un virus pericoloso per le persone anziane e quelle più deboli,
mentre noi bambini non corriamo nessun rischio.
Io sono
preoccupata perché i miei nonni sono molto anziani e non vorrei che succedesse
nulla di brutto alla mia famiglia.
Le giornate
in casa sono piuttosto noiose, la mattina cerco di fare i compiti e nel
pomeriggio gioco insieme alla mia sorella; quando babbo e mamma hanno tempo
giocano insieme a noi.
Insieme
giochiamo a Monopoli, a tombolo ma soprattutto a carte.
Anche se
passo più tempo con i miei genitori vorrei tanto poter uscire fuori e stare
insieme anche ai miei amici.
Spero che
questa situazione passi velocemente e che si possa tornare quanto prima alla
vita normale, che se a volte può sembrare noiosa è sempre meglio di quella che
stiamo vivendo adesso.
AGNESE
LA
SCUOLA È STATA CHIUSA PER IL CORONAVIRUS
Mercoledì 4
marzo 2020 hanno chiuso le scuole per il coronavirus.
Questa
notizia l'ho sentita alla tv.
Prima di
sentire questa notizia avevo già finito i compiti per il giorno dopo.
Ma siccome
avevo sentito che forse avrebbero chiuso le scuole per questa malattia, io
chiedevo sempre a mamma: “Le scuole sono chiuse?” e lei mi diceva: “Non lo so”.
Quando ho
sentito la notizia alla tv sono andata subito da mio cugino perché mi aveva
detto: “Per favore mi vieni a dire se le scuole sono chiuse o aperte” e io gli
ho detto: “Certo!”. Però c'era scritto si confermerà stasera, allora ero un po'
preoccupata che non fosse vero.
Quando a mamma è arrivata l'e-mail dalla segreteria della scuola che
avvertiva che davvero le scuole sarebbero state chiuse, sono andata
subito al piano di sopra per chiederle di chi fosse quell'e-mail. Lei mi ha
risposto: “È di Tommy” ed ero molto meno preoccupata perché mamma aveva detto
che ne bastava solo una di e-mail.
Dopo però è
arrivata anche la mia ed ero molto felice. Io pensavo che le scuole, non le
avrebbero chiuse.
A mio
fratello, nel gruppo della scuola, un bambino ha detto che le chiudevano, lui
lo sapeva perché la sua mamma fa la maestra.
Nel gruppo
di Tommaso, i suoi amici lanciavano i quaderni per aria perché erano molto
felici.
Anche io ero
molto felice, ma non mi sarei mai aspettata che avrebbero chiuso la scuola.
La mia mamma
invece non era felice, ma preoccupata.
AURORA
Riflessioni
sulla chiusura delle scuole
Qualche giorno fa la scuola è stata chiusa per via di una malattia
pericolosa, il coronavirus.
Non so bene di cosa si tratti, ma ci hanno detto di stare a casa, perché
sennò non ci sarebbero abbastanza posti per tutti gli infettati gravi;
soprattutto sono a rischio i nonni e le persone già ammalate, come tato Ezio,
che sta facendo le chemioterapie per il tumore che ha ai polmoni.
Io ho un po’ paura, ma a casa con mamma e Giovanni mi diverto, perché
giochiamo con il DAS, una pasta modellabile. Altre volte facciamo i biscotti,
andiamo in bici e facciamo i compiti assegnati dalle maestre a me e mio
fratello. I suoi sono un po’ più semplici, ma anche a lui hanno dato compiti
attraverso dei video sul gruppo WhatsApp.
A me, manca la scuola e tutti gli amici di classe, mi manca molto anche la
pallavolo, la mia palestra, le mie compagne di squadra e Laura, la mia
allenatrice, severa ma bravissima.
Ora non possiamo stare in tanti in una casa, perciò non possiamo invitare i
nostri amici a meno che non andiamo a fare una passeggiata all’aperto e anche
fuori dobbiamo stare a un metro di distanza.
Dobbiamo uscire il meno possibile, solo il minimo indispensabile, ovvero
per comprare pane, pasta, farina… Inoltre adesso non possiamo uscire dal nostro
Comune.
Mi sento come ostacolata nelle mie attività quotidiane o come se fosse
sempre sabato e domenica. CHE PERIODO STRANO!!!
CATERINA P.
La scuola è
stata chiusa in maniera eccezionale e improvvisa. Racconto le mie impressioni
in proposito
Mercoledì 4 marzo 2020
tornai da scuola per andare a pranzare a casa. Mentre pranzavo ascoltavo il
telegiornale e sentii che dal giorno dopo fino al 15 marzo avrebbero potuto
chiudere le scuole per diminuire il contagio del Coronavirus.
Io all'inizio rimasi
allibita da questa decisione, ma anche un po' felice di restare a casa.
Ancora, però, il ministro d'
Italia doveva decidere definitivamente di chiuderle, e così mi tranquillizzai.
Dopo andai dalla mia nonna e
feci i compiti, anche se non sapevo se il giovedì saremmo andati a scuola.
Quando furono passate due o
tre ore e non si sapeva niente, io ero in fibrillazione. Poi nel tardo
pomeriggio si seppe che avevano chiuso definitivamente le scuole.
Io ero un po' triste di non
andare a scuola, ma me ne feci una ragione. Nei giorni successivi ho saputo che
non c'era più catechismo e nemmeno danza, lo sport che pratico, e a quel punto
non c'erano più attività cooperative e divertenti all'infuori della mia
famiglia.
Così ho iniziato ad
annoiarmi un po' a casa da sola, perché non posso vedere tutti i miei amici, ma
anche perché è più noioso non seguire le lezioni come facevo prima che si
diffondesse questo strano virus.
In questi giorni vedo sempre
la mia mamma che mette i compiti sul registro elettronico per far fare le
lezioni a casa ai suoi alunni e io mi chiedo se anche le maestre ci daranno dei
compiti, e se in questi compiti ci saranno delle cose che non si sono fatte, e
dunque come potrò riuscire a capire.
Di solito quando accendo la
televisione e sento che ci sono ogni giorno più morti mi impaurisco davvero
tanto.
Inoltre quando vedo delle
persone con la mascherina cerco di stare un po' lontana, perché lo dicono
alcune regole per non prendere questo virus, è necessario, infatti, che si stia
a un metro e mezzo di distanza l'uno dall'altro.
Io spero davvero tanto di
tornare a scuola e che si possa curare questo virus.
Caterina B.
La
chiusura delle scuole
Il 5 marzo io e mio fratello Giulio non andammo a scuola perché le scuole
erano state chiuse per il Coronavirus.
Io mi sono sentito contemporaneamente felice e triste.
In questo mese di strana vacanza, io mi annoio molto perché non c’è molto
da fare. Guardo dei film, leggo, gioco, faccio passeggiate in bicicletta. E
questo è quello che faccio in questi giorni.
Giulio, poi, per due giorni ha avuto la febbre e invece di stare da nonna
siamo stati a casa nostra.
Come la scuola, anche i corsi di inglese, piscina e pianoforte sono stati
sospesi.
Poi mamma il 12 mi ha comprato Minecraft e sono stato davvero molto felice.
E anche se mi piace questa (strana) quarantena non vedo l’ora di tornare a
scuola.
Giacomo
CHIUSURA IMPROVVISA DELLE SCUOLE
Io mi sento
male perché hanno chiuso le scuole per il coronavirus.
Mercoledì ci
siamo salutati ma il giorno dopo non ci siamo visti.
Mi dispiace
per i miei compagni e per le maestre.
Lo so che
non amo la scuola ma voglio stare in compagnia della mia classe e anche delle
mie maestre preferite.
Gabriel
CHIUSURA IMPROVVISA DELLA SCUOLA
Mercoledì 4
marzo 2020 ci siamo salutati dicendo: “A domani” ma all’improvviso non si va a
scuola perché c’è questo coronavirus.
Io ero triste perché pensavo di andare a scuola anche d’estate, ma la
maestra Nada è venuta e ci ha detto che non si va a scuola d’estate e noi siamo
stati felici.
Mihai
La scuola è stata chiusa all’improvviso
Tutto iniziò 2 giorni fa. Io giocavo con il telefono quando arriva questo
messaggio: “scuole chiuse per coronavirus”.
Ero un po’ contento ma anche un po’ triste perché mi mancavano le maestre e
le loro lezioni. Ma ero anche contento perché potevo giocare alla playstation
4, ad Uncharded 2, che mi hanno regalato per il mio compleanno. Ma ero anche
contento perché potevo portare i miei cani a spasso.
ALESSIO
IL
COVID-19
Da
venerdì 6 marzo c’è stata la chiusura delle scuole, a causa di un
virus, il COVID-19.
Questo
virus ha tantissimi contagiati, solo in Italia. Il contagio del
COVID-19 può avvenire tramite diverse azioni come: starnuti,
contatti e molto altro.
Il
COVID-19 inoltre sta provocando il crollo dell’economia, fermando
molte attività.
Inoltre
il telegiornale, il radiogiornale e il giornale stesso provocano
molto allarmismo tra i cittadini che si chiudono in casa e svuotano i
pochi negozi di alimentari aperti, prendendo cose a lunga
conservazione come: pasta, farina, salsa, insalata ecc.
Il
COVID-19 è nato in Cina ma sta contagiando gente di tutto il mondo.
Sono
molto triste per la chiusura delle scuole, perché mi mancano molto
le mie maestre e i miei compagni, poi a casa, chiusa, senza poter
vedere nessuno, fuori che i miei familiari, mi annoio.
Mi
è ricapitato di dover stare a casa per malattia o motivi vari, ma
non mi era mai capitato di non poter interagire con gli altri
bambini.
Sara
P.
Bellissimi racconti, spero che il mio venga pubblicato presto!
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