Quelle che seguono sono pagine di diario...
Pagine dei nostri diari che abbiamo deciso di condividere con chi ha il piacere di leggerle. Parlano di noi, delle nostre emozioni ed impressioni, durante il periodo della quarantena a causa del coronavirus, o nei primissimi giorni in cui le restrizioni alle nostre uscite fuori casa sono state allentate. Sono “pezzettini” delle nostre Vite che “vivranno” per sempre, perché affidati alla scrittura.
Se poi avete anche il desiderio di ascoltarli dalle nostre voci, basterà cliccare sui link inseriti a fondo pagina.
Diario di Giacomo
28 marzo 2020
Caro diario,
oggi mi sento triste perché non posso andare al Museo Delle Navi Antiche di Pisa.
Infatti in questi giorni mamma aveva programmato di andare proprio in quel museo (cioè il Museo Delle Navi Antiche).
Sfortunatamente qualche giorno prima, ovvero il 5 marzo, tutti i servizi terziari, tranne i supermercati, sono stati chiusi a causa del CORONAVIRUS.
Ma ci sono altri motivi perché mi sento triste, per esempio non posso vedere i miei amici o andare a mangiare la pizza al ristorante. E come lo sai, caro diario, la pizza è il mio piatto preferito.
A ripensarci bene però c’è un lato positivo di stare a casa, il mio babbo è diventato bravissimo a fare la pizza e ogni domenica ci sforna quattro belle margherite e qualche volta anche un ciaccino ripieno. Le pizze di babbo sono talmente buone che a dire la verità il mio babbo potrebbe fare il pizzaiolo!
Visto che non sono potuto andare al Museo delle Navi Antiche di Pisa, ho fatto il disegno del Museo dell’Accademia di Firenze. Te lo ricordi vero, caro diario, il mio incontro a febbraio con il Davide di Michelangelo? E’ stato veramente interessante.
Ed ecco Giulio che mi chiama. Devo andare. A più tardi!
DIARIO
DI VIOLA M.
1 Aprile 2020
Caro diario, è arrivata l’ora di scriverti.
Proprio oggi che è il Pesce d’Aprile siamo costretti a stare chiusi in casa a causa del Coronavirus.
Guarda che sfiga! A quest’ora potevo essere con i miei compagni a fare degli scherzi, eppure oggi è anche una bella giornata.
Sai sono talmente triste che mi sembra un giorno come tutti gli altri, anzi più triste.
Comunque a dire il vero, mi manca essere in una vera e propria classe, anche se ci sentiamo con le videochiamate, però non è lo stesso.
Beh, adesso che siamo quasi alla fine della quarta devo dire che quest’anno è stato davvero brutto. Questo periodo ha sciupato tutti i momenti belli che stavo trascorrendo in classe, ovviamente prima di tutto ciò.
Sono così triste! Le uniche cose che mi consolano sono che posso passare più tempo con i miei genitori e mia sorella Giulia. Insieme ci inventiamo tante cose da fare.
Caro diario, adesso, ti saluto, mi ha fatto molto piacere sfogarmi con te perché tu ci sei sempre in caso di bisogno.
CIAO A PRESTO!
Viola M.
DIARIO DI RAYAN
Colle di Val d’Elsa, 18/5/2020
Caro Gnimo,
perdonami se ti scrivo solo oggi…
Ho proprio voglia di raccontarti il momento che mi ha reso più felice in questo periodo!
Qualche settimana fa, ho sentito parlare al telegiornale che proprio oggi (18 maggio 2020) potevamo uscire QUASI come se fosse una vita normale, ovviamente prendendo tutte le precauzioni perché ancora l’emergenza non è finita ma il numero di contagi da COVID-19 giornaliero sta diminuendo molto. Evviva!
Oggi sono molto felice perché finalmente possiamo uscire più liberi di prima!
Spero che la vita normale “torni” da noi presto!
A presto,
Rayan
DIARIO DI SARA G.
Giovedì 23 Aprile 2020, ore 21:00
Caro diario,
era da tanto che ti volevo scrivere, ma non ho mai trovato un argomento di cui parlarti…ma ora l’ho trovato! Oggi per me è stata una giornata un po’ strana perché anche avendo il giardino non sapevo più cosa fare. Non mi ricordo se ti avevo detto del temibile Coronavirus, che ci impedisce di uscire e di fare la vita di sempre…perciò ho chiesto ai miei familiari se li potevo aiutare in qualcosa:
la mia mamma aveva già piegato i panni;
Il mio babbo era a lavoro;
La mia nonna aveva già cucinato la cena;
Il mio nonno stava per andare a fare la spesa, ma…a causa di questo virus i miei genitori non mi permettono di andare al supermercato…
Uff…che noia! Me ne sono andata in giardino, così tanto per fare, con le mani in mano…finché…non ho visto una gattina grigia bianca e nera, che cercava di bere dall’ innaffiatoio pieno,10 LITRI D’ACQUA.
Non ne so molto di gatti, ma so che odiano l’acqua e quindi ho deciso di provvedere subito, per evitare che l’acqua le cadesse addosso. Ho preso quindi un pentolino vecchio che ora usiamo nell’orto, l’ho riempito d’acqua (con un altro innaffiatoio, eh sì, nemmeno io riuscivo ad alzare quello da 10 litri…) e poi l’ho messo per terra, così che lei ci potesse bere. Ho cercato anche di prenderci confidenza, accarezzandola e lei ha voluto subito fare amicizia con me, e anche questo mi ha fatto provare felicità e gioia. Visto che aveva già bevuto mezzo pentolino d’acqua (più di un bicchiere) ho pensato che avesse anche fame, quindi ho provato a proporle un croccantino del cane del mio vicino di casa.
Ti ricordi che ti avevo già parlato di Beppe? Lui è un vero coccolone, mi fa sempre tanta compagnia e risponde ai comandi che gli faccio eseguire in cambio di un buonissimo e delizioso croccantino cotto al forno.
Dunque… dicevamo, ho preso il croccantino di Beppe e l’ho proposto alla gattina, lei mi ha guardata con aria interrogativa ha mosso la testolina e ha assaggiato… Visto che mi sembrava avesse ancora fame, gliene ho proposto un altro, e lei ha accettato volentieri, come aveva fatto con il primo. La cosa che mi ha stupita è stata che mi ha guardata negli occhi, come per ringraziarmi e si è leccata i baffini, come per farmi capire che le era piaciuto davvero. Quando stava per andare via ho provato a parlarle per l’ultima volta e lei sembrava mi ascoltasse, quindi le ho detto che poteva tornare quando voleva e che avrebbe trovato sempre cibo e acqua a disposizione. Per mantenere la parola ho subito riempito il pentolino di acqua in modo che ci arrivasse meglio e messo due croccantini in un piattino. Lei sarà sempre la benvenuta in casa mia e spero che torni presto.
Vedi caro diario, certe volte da una giornata triste e malinconica si hanno delle sorprese che fanno veramente bene al cuore, io mi sono sentita utile, amata ed il mio cuore si è riempito di gioia. Ora ti devo lasciare, è tardi ed è meglio che dorma, perché se domani tornerà la micetta dovrò essere in forma, magari riuscirò anche a giocarci un po’… te che dici?
Buonanotte, tua Sara
DIARIO DI NICCOLÒ
19/05/2020
Caro diario,
mi chiamo Niccolò e ho 9 anni. Sai? Non ho mai scritto un diario fino ad ora.
Ti volevo dire che lunedì 11 maggio, sono andato dalla mia pediatra che mi ha visitato e mi ha detto che avevo la gola piena di placche e quindi dovevo stare a letto.
Ero arrabbiato e mi sono detto: "Già c'è la quarantena e non si può uscire, ora devo stare anche a letto; peggio di così non mi poteva andare."
Finalmente dopo cinque giorni di noia mortale sono uscito da quel letto e sono andato a casa del mio babbo.
Grazie, mio caro diario: ti ho raccontato un po’ di me e mi sono proprio sfogato!
DIARIO DI GIADA
18 / 5 / 2020
Caro diario,
Sai adesso c’è il corona virus e nessuno si può vedere con i propri amici, perciò ho dovuto festeggiare il mio compleanno da sola! Senza amici!
Ero molto triste, ma poi il mio babbo e la mia mamma mi hanno dato il regalo di compleanno, e sono diventata di nuovo felice.
Poi come se non bastasse ho potuto fare una videochiamata con le mie due migliori amiche SARA e CATERINA e con altri amici. Quanto ero felice di vederli e festeggiare con loro!
Poi abbiamo anche cenato con i miei nonni e la mia zia (virtualmente) e infine abbiamo spento le candeline della mia torta fatta in casa dalla mia mamma.
Ti confesso diario, ho provato malinconia nel vedere gli occhi lucidi dei miei nonni emozionati, che avrebbero voluto stringermi forte!
In fondo, però, meno male che esiste la tecnologia!
È stata una giornata piena di gioia perché ho visto le persone a cui voglio bene.
Ciao a presto, caro diario.
Giada
DIARIO DI MATTIA P.
8 Aprile 2020
Caro diario,
è la prima volta che ti scrivo e sono un po’ emozionato.
Oggi è il giorno del mio compleanno e finalmente compio 10 anni. Era un anno che aspettavo questo momento perché volevo invitare i miei amici a casa mia per festeggiare. Pensavo di invitarli a pranzo e poi andare a fare una partita di calcio con loro al campino, ma non ho potuto festeggiare come avrei voluto per via del Covid-19, perché bisognava stare tutti in casa. Questa cosa non mi è piaciuta e mi sono sentito triste perché non ho potuto vedere i miei amici e i miei parenti.
Questa mattina, quando mamma mi ha svegliato, ero giù di morale perché non potevo festeggiare il mio compleanno come avrei voluto e divertirmi con i miei amici.
Per fortuna, inaspettatamente, mi è arrivato un regalo dai miei genitori e da mia sorella (era un giochino per il Nintendo Switch). Poi dopo pranzo mi hanno videochiamato i miei amici Cardi, Noè, Niccolò e Alessio per farmi gli auguri. Io ero contentissimo di rivederli, ma soprattutto che si fossero ricordati del mio compleanno e mi avessero fatto gli auguri.
Inoltre a cena ho mangiato il dolce che avevo preparato con mamma e ci ho messo le candeline e le ho spente insieme a mia sorella.
Quindi diario, questa giornata è stata mezza e mezza: ero triste e deluso perché non ho potuto vedere i miei parenti e i miei amici, ma mi sono arrivate delle sorprese inaspettate che mi hanno rallegrato.
Caro diario è stato bello parlare con te, a presto. Non vedo l’ora di scriverti un’altra volta.
Mattia.
DIARIO DI ELISA
20 maggio 2020
Caro diario,
scusa se ti scrivo solo oggi ma avevo bisogno del tuo conforto, promettimi che non ti farai leggere da nessuno tranne me.
Insomma ti spiego: era il 29 febbraio quando io e la mia famiglia siamo andati in montagna a Madonna di Campiglio, ci siamo stati per una settimana, però poco prima di tornare a casa, mia mamma ha visto un annuncio dalla scuola, diceva che le scuole chiudevano per covid-19.
Io non credevo ai miei occhi. All’inizio credevo che chiudessero la scuola solo per poco, poi dopo qualche giorno ho iniziato iniziai a rattristarmi.
Dopo una settimana c’è stato il lockdown, cioè il blocco totale e a questo punto siamo stati costretti a rimanere chiusi in casa per più di un mese.
Dopo altre due settimane sono iniziati a mancarmi tutti i miei parenti e i miei amici, perché vedersi tramite uno schermo è bello, ma non quanto di stare insieme realmente.
Per fortuna ora ci possiamo si può muovere di nuovo, non come prima, ma mi basta.
Ma non ti preoccupare mio caro diario andrà alla grande!
Grazie per avermi ascoltato così attentamente. Grazie e cercherò di scriverti il più presto possibile!
A presto mio caro DIARIO!!!
DIARIO DI ELENA
21 Maggio 2020
Buongiorno caro diario, mi chiamo Elena e ho 10 anni.
Oggi ti voglio parlare di mia sorella che mi fa sempre arrabbiare.
Infatti, nei giorni scorsi, quando giocavamo a nascondino o acchiappino con Giulia e Arianna, che vivono sotto di noi, ogni volta che doveva acchiappare o contare lei, faceva sempre finta di essersi fatta male. Per questo dovevamo smettere di fare quel gioco, ma a noi faceva arrabbiare. Già in questa quarantena s’era già un po’ arrabbiate perché non potevamo andare fuori, anche se andavamo nel giardino sotto casa…
Altre volte è capitato che, dopo che io avevo fatto i compiti, giocavamo con le Barbie, oppure ballavamo e cantavamo. Ma, quando per sbaglio la toccavo appena appena, lei diceva: “Ahia, mi hai fatto male!” e lei mi dava un pizzicotto e poi con quelle manine piccine faceva anche più male. Per questo io mi ci arrabbiavo e mi ci arrabbio anche ora, se solo ci ripenso.
Ciao caro diario, spero di riscriverti presto.
Elena
DIARIO DI ALESSANDRO
20 Maggio 2020
Caro diario,
in questi giorni di quarantena ho aiutato il mio babbo e il mio nonno a fare la recinzione della casa e alla fine del lavoro mi sono sentito protetto perché in questo modo non entra nessun estraneo.
Inoltre ho fatto l’orto e ho anche guidato lo scavatore con cui ho fatto le buche nella terra; in quel momento mi sono sentito forte e potente e che potevo fare qualsiasi cosa.
Dopo tanto tempo finalmente oggi ho potuto comprare i guanti da portiere per giocare a pallone con il mio babbo.
Noi abbiamo fatto pure un modellino di una Ferrari e mi sono sentito un costruttore di automobili.
La cosa che mi ha rattristato di più in questi giorni è stata la morte della gatta di mia nonna; si chiamava Milla, aveva 14 anni ed era malata.
A presto caro diario,
Alessandro
DIARIO DI AGNESE
20 marzo 2020
Caro diario,
oggi ti voglio raccontare una cosa bella che mi accaduta stamani mattina.
Mi sono svegliata alle nove senza il pensiero di dover andare a scuola.
Insieme a babbo, mamma e mia sorella Linda, sono andata in cucina e abbiamo apparecchiato la tavola per la colazione.
Abbiamo messo sul tavolo delle tovagliette colorate, l'acqua, la spremuta, i biscotti Pan Gocciole e la crostata alle more che il giorno prima aveva preparato la mia mamma.
Con la calma abbiamo fatto colazione.
È stato un momento bello perché di solito la mattina devo fare tutto di corsa e a volte non riesco a mangiare.
Dentro di me ho sentito una sensazione di calma e tranquillità che mi ha fatto stare bene per tutta la giornata.
Ti scrivo queste cose perché so che solo te mi capisci.
A presto, mio caro diario.
DIARIO DI AURORA
1° aprile 2020
Caro amico mio,
io sono Aurora e da oggi ti scriverò tutto ciò che mi accadrà.
Adesso ti racconto una cosa triste e allo stesso tempo paurosa per me: era una bellissima giornata di sabato 7 Marzo ed ero a casa, finché non arrivò il momento del pomeriggio dove accadde tutto.
Io nel pomeriggio verso le 5:30 ero a saltare sul trampolino con la musica (perché a me la musica piace molto).
Ad un certo punto partì la mia musica preferita e iniziai a ballare come una matta, facendo capriole, spaccate in aria ecc.
Dopo molte spaccate, la gamba mi rimase a cavallo della rete (con precisione non so che movimento strano ho fatto per farmi male).
Allora mi misi a piangere e a piegare la gamba per vedere se riuscivo a muoverla; iniziai ad urlare: “MAMMA, MAMMA!!!” ma lei non mi sentiva.
Arrivò di corsa mio fratello Tommaso e mio cugino Alessio che chiamarono subito i miei genitori.
Gli spiegai com’era andata e la mia mamma, mentre piangevo mi prese in collo, mi portò sul divano e andò subito a prendere il ghiaccio, me lo mise sul ginocchio, mai il dolore non mi passava neanche dopo un'ora.
Mi faceva molto male e non sapevo cosa fare, allora mi addormentai e dopo il risveglio stavo molto meglio, ma non ancora benissimo.
Io facevo fatica a camminare, ma pian piano iniziai a fare dei piccoli passettini, zoppicando, però me la cavavo.
Adesso arriva la parte migliore, cioè quando ho iniziato a camminare meglio, sono ricascata di nuovo, io mi sono detta:” Devo riniziare tutto da capo”. In questo momento è arrivata una grande tristezza che mi ha demoralizzata davvero.
Mio babbo che anche lui sì è rotto il ginocchio, visto che non potevo fare la fisioterapia mi ha detto: “Aurora vai in bici che ti fa bene al ginocchio, mi sono fatto male pure io ed ho risolto così!”
Allora da lì ho iniziato ad andare in bici piano piano, migliorando sempre di più, fino a quando sono ricaduta.
Dopo essere andata in bici ed essere migliorata nuovamente sono ricascata ancora una volta ma per fortuna non ho avuto peggioramenti.
Spero che la mia avventura ti sia piaciuta.
Un abbraccio, caro diario!
DIARIO DI MATTEO
18 aprile 2020
Caro amicone,
durante questo periodo di quarantena del virus, non potendo andare a scuola mi sei venuto in mente tu e vorrei confidarmi un po’ con te.
Mi sono svegliato felicissimo perché ieri il mio babbo mi aveva detto che oggi pomeriggio mi avrebbe fatto una pista da motocross nel nostro campo con salite, discese, curve strette, curve larghe e saltini. Tutto questo per me, come avevo sempre sognato, aggiungendo che ci potevo giocare soltanto dopo aver fatto i compiti.
Sono corso subito a far due materie dalla contentezza e, arrivati nel pomeriggio, ancor prima che il mio babbo l’avesse finita, ero già in pista.
Sono montato in sella e subito gas sia in un senso che nell’altro con il cuore che batteva fortissimo dalla gioia.
Caro diario non vedo l’ora di raccontarti un’altra storia ma adesso ti devo salutare per andare a cena, a presto amicone.
DIARIO DI JACOPO
07/04/2020
Caro diario,
ti scrivo proprio oggi perché è un mese esatto che non esco di casa.
Posso uscire per andare in giardino, ma per ora il tempo non è tanto bello, e allora dobbiamo stare chiusi in casa.
Mi mancano i miei nonni di Gracciano, mio zio e anche il loro cane Ugo.
Ci vediamo tutte le sere con le videochiamate, ma non è la stessa cosa. Vorrei andare a mangiare da loro come tutti i sabato sera, perché poi si gioca a carte con la mia bis nonna e dopo io, mi metto sempre a disegnare.
Vorrei tanto andare a Ietto e svegliarmi come se non fosse successo nulla, alzarmi presto per andare a scuola, fare i compiti di pomeriggio e poi mi piacerebbe tanto tornare a karate.
Mi sento un pochino triste in questi giorni anche perché babbo è tornato a lavoro, e io mi divertivo tanto ad averlo a casa sempre.
Speriamo che questa brutta situazione finisca presto e che si possa finalmente fare le cose che si facevano prima.
Ora ti saluto, vado a fare un po' di compiti, anche se non ho molta voglia.
A presto, J.
DIARIO DI MIHAI
9 aprile 2020
Caro diario, buongiorno
oggi ti devo raccontare una cosa che mi ha fatto sentire contento, gioioso e orgoglioso di me stesso.
Come sempre, verso le 9:00 la mamma ci sveglia, facciamo colazione e poi i compiti, che non posso dire che è la cosa che mi piace di più…
Ma, dopo i compiti, la mamma ci ha fatto preparare, a me e a Gabriel, una torta di cioccolato e pera dall’inizio alla fine.
Con emozione abbiamo iniziato a mettere gli ingredienti uno per uno, per preparare il composto, seguiti dalla mamma, poi lo abbiamo infornato.
Non vedevo l’ora di cuocere per vedere il risultato finale e posso assicurarti che è venuto fuori un capolavoro. La torta era buonissima e la mamma ci ha fatto i complimenti.
Che gioia ho sentito in quel momento!
Ora ti saluto e ti assicuro che ci vediamo presto. Ciaooo!
DIARIO DI ISABELLA
Mercoledì 15 Aprile 2020
Ciao caro Diario,
mi chiamo Isabella.
Da oggi ho deciso che inizierò a scriverti perché ho molte cose da raccontarti.
Questo è un periodo molto strano perché già da un mese sono chiusa in casa, ma non solo io, tutta l'Italia!
Infatti, non ci crederai, ma c'è una malattia che contagia tante persone.
Io però ho motivo per essere felice: posso stare con la mia famiglia tutti i giorni tutto il giorno! Quasi ogni giorno vado fuori in giardino con il mio babbo, il mio fratello e la mia mamma. Fuori in giardino troviamo già il nostro cane: si chiama Java ed è un po' vecchia, ma si diverte a stare con noi.
A volte quando giochiamo a palla, Java si mette nel mezzo e il pallone finisce addosso a lei.
Inoltre il mio fratello riesce sempre a buttare la palla giù dal terrazzo e, caro Diario, non sai che risate ci facciamo noi altri!
Caro amico Diario è stato divertente dirti quel che combina mio fratello!
A presto, amico mio!
DIARIO DI GABRIEL
16 maggio 2020
Ciao mio caro diario,
oggi quando la mia mamma ci ha svegliati per fare i compiti, mi sono svegliato veramente triste.
So che la scuola non è il mio punto forte perché sono un po’ pigro e non ho tanta voglia di studiare, ma a scuola ho tanti amici e o le maestre che, a parte tutto, mi vogliono bene, come io voglio bene a loro.
Mi sono svegliato sentendo una forte mancanza dei miei amici, delle loro risate, delle litigate con Alessio e perfino delle brontolate delle maestre.
Spero proprio che tutto questo passi presto e di poter tornare a giocare, a imparare e stare in compagnia dei miei amici.
Un grosso abbraccio, a presto!
DIARIO DI ANNA
I miei amici a quattro zampe
16 maggio 2020
Caro diario,
oggi mi è successa una cosa che più o meno mi succede tutti i giorni ma oggi l’ho sentita più intensa.
Perché come saprai a me piace stare all’aria aperta insieme a i miei animali domestici: Rocco, Micia, Armanda e Pelosina.
E saprai anche che sono quasi sempre contenta, invece oggi ero piuttosto giù di corda.
Durante tutta la giornata, però, ho fatto cose che potrebbero essere insignificanti per la maggior parte delle persone, ma io in quelle cose ci ho trovato la pura felicità.
Tu sai che in questi giorni c’è da essere tristi perché, accidenti a questo coronavirus e a chi lo ha portato in Italia, non si può uscire di casa ma io, non so come faccio, però sono riuscita ad essere stata felice pure in questo momento.
La prima cosa che mi ha fatto essere felice in tutta la giornata è stata stare all’aria aperta.
Poi un’altra cosa che mi ha fatto sentire super ultra mega felice è che ho toccato per la prima volta Pelosina! Sì, hai capito bene, Pelosina quella che non si fa mai toccare. Anche adesso mentre ti parlo, anzi ti scrivo, mi vengono quasi le lacrime di gioia... Tu ti chiederai come ho fatto a toccarla, bè te lo dico subito. Mentre lei stava mangiando, io quatta quatta e senza fare il minimo rumore, mi sono avvicinata a lei e prima che se ne potesse accorgere l'ho accarezzata. Meno male che non mi ha graffiata sennò sarebbe stato il colmo, non pensi?
Vabbè, non ci pensiamo più, la cosa più importante è che sono riuscita nel mio intento.
Ed infine la terza ed ultima cosa che mi ha fatto sentire felice in tutta la giornata è che sono stata quasi tutto il giorno a coccolare Armanda, per non dire Micia, ed a giocare a “tira la fune e riporta” con Rocco. Tu, ti chiederai perché ho questa ferita sul dito, bè, perché quando si giocava a “tira la fune”, Rocco per sbaglio mi ha morso il dito.
Ciao ciao, diario, a presto!
DIARIO DI CATERINA B.
17 maggio 2020
Caro Harry,
ho deciso di scrivere questo diario perché in questi giorni leggo “ Il Giornalino di Gian Burrasca”.
In questi mesi io non sono così felice perché a causa del Coronavirus siamo chiusi in casa e non posso neppure andare a trovare i miei nonni più vecchi e in più pericolo.
I giorni per me sono tutti uguali, perché non vedo più nessuno, e mi mancano tantissimo i miei amici che ormai non incontro da più di un mese e mezzo, l'unico amico che ho sei tu, Harry.
Anche se sono molto triste, aspetto il momento per uscire e ti dico che ci vuole molta calma.
Pochi giorni fa, però, ho sentito dentro di me la calma, non so precisamente perché, ma credo perché avevo giocato con mia mamma e dentro di me ho sentito più felicità e quindi mi sono sentita rassicurata. Io e la mia mamma siamo entrambe un po' matte e noi giochiamo a strani giochi come rubarsi la palla a vicenda come se fosse il boccino d'oro di Harry Potter, che, chi lo prende per primo, vince la partita, poi giochiamo a “maialino al centro” dove una di noi due sta al centro e sarebbe il maialino che deve rubare la palla al contadino che lancia la palla ad un altro contadino, che poi deve ripassare la palla all'altro contadino senza farla prendere al maialino, perché se il maialino la prende va al centro chi ha tirato la palla. A questo gioco a volte partecipa anche mio fratello Pietro e allora ci divertiamo ancora di più. Qualche volta io e mamma ci stendiamo sull' erba e ci confidiamo i segreti, e poi dopo un po' che si chiacchiera ci mettiamo a ridere a crepapelle come delle matte anche se non sappiamo perché ridiamo. Ma io mi diverto molto perché è molto rassicurante sentire ridere in questo periodo di tristezza a causa del Coronavirus.
Quel giorno io e mamma, dopo avere giocato a pallone siamo andate anche a fare una bella giratina con la mia bici nuova. Era una bella giornata e c'era un bel sole splendente, così ho fatto una promessa a me stessa: cercherò di avere la calma di rimanere a casa finché non finirà questa epidemia, perché anche se non posso più uscire avrò più tempo di stare con la mia famiglia, che io amo tantissimo. E quando sono con loro trovo più serenità.
Caro diario, per oggi ho finito di scriverti, anche se ti vorrei confidare tante tante altre cose, ma se non smetto mi cade la mano e si chiudono gli occhi perché ho sonno.
Ti saluto con un caloroso abbraccio anche se non si potrebbero dare, a presto, la tua amica Caterina Boschi.
P.s ti ho chiamato Harry perché è il nome di un personaggio di una serie cinematografica che a me piace davvero tanto tanto.
DIARIO DI VIOLA G.
20 Maggio 2020
Caro diario,
io sono Viola, il mio nome lo conosci da un po' di tempo.
Oggi ti scrivo perché ti devo assolutamente raccontare cosa è successo oggi pomeriggio.
Come già ti ho raccontato, siamo nella fase 2 del periodo di quarantena, ed è successa una cosa molto paurosa.
Ero andata a fare un giro in bici con una mia amica e ad un certo punto vedo arrivare una macchina. Mentre mi spostavo sul marciapiede ho trovato una buca con un sasso dentro è sono caduta. Battendo sul ferro del manubrio, mi sono fatta un grosso livido.
Poi sono tornata a casa con il babbo di un'amica di mia sorella perché non riuscivo a camminare.
Ho avuto molta paura perché mi potevo fare molto più male. Ma per fortuna è andato a finire tutto bene.
Ora ti lascio caro amico diario c'è la mamma che mi chiama per la cena.
Un abbraccio a presto.
DIARIO DI ALESSIO
15 aprile 2020
Caro amico mio, ti scrivo questa pagina perché non possiamo uscire di casa altrimenti possiamo prendere questo virus.
Ti volevo dire che io di sera vado a fare passeggiate per il mio paesino perché sennò non so cosa fare in casa.
Io sono molto, ma molto contento perché due giorni fa ho visto dei miei amici ed oggi forse ne rivedo un altro.
In questi giorni io ho fatto anche l’orto ed ho già mangiato due cetrioli. Babbo mi dice che noi possiamo andare nell’orto per fare queste cose: bagnare l’orto, giocare con i miei cani e dargli da mangiare e da bere.
Ho imparato anche nuove cose, ma non sto ad elencartele tutte altrimenti questa pagina diventerà più lunga di una giraffa.
Comunque spero che tu stia bene. Ora ti devo proprio salutare. Ciao !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Alessio
DIARIO DI SARA P.
15 aprile 2020
Caro diario,
ho bisogno di raccontarti una cosa... Sai, in questo periodo siamo tutti costretti a stare chiusi in casa ed io ne soffro molto. Ne ho sofferto per tutta questa lunga quarantena ma in questo giorno, in particolare, sento questa strana sensazione più intensa del solito.
Mi trovavo nella mia cameretta, a guardare fuori dalla finestra, mentre mio fratello Andrea giocava come un matto con la TV a tutto volume.
Mi sforzavo di sorridere ma sapevo che qualcosa non andava, così mentre osservavo la strada deserta… pensavo a cosa stesse succedendo, non potevo uscire e andare a giocare con i miei amici (ciò che faccio di solito quando sono giù di morale), avevo paura di non poter più rivedere i miei amici, i miei familiari e le mie maestre.
Temevo che si ammalassero le persone a me più care, o temevo di non poter tornare più a scuola! Ero molto spaventata.
Caro diario io e te ci rivedremo di sicuro, a presto!
DIARIO DI MATTIA C.
21 Maggio 2020
Caro diario,
ti vorrei raccontare un episodio che riguarda il 18 aprile spero che mi capirai.
Era pomeriggio e mi stavo annoiando. Quindi ho deciso di inventare un gioco con la palla: il gioco consisteva nel far in modo che la palla toccasse terra nel campo avversario. Il gioco è molto simile alla pallavolo, infatti mi serviva almeno un'altra persona per giocare: chi meglio di mia sorella Matilde? L’ho chiamata e lei ha accettato di giocare. Sicuro di vincere mi sono preparato e non avevo molto torto.
Eravamo otto a tre, avevo la vittoria in pugno, ma è qui che viene il bello amico mio!
Eravamo dieci a tre quando Matilde ha detto: "Non vale! Era troppo alta!". Lì per lì, sicuro di vincere, le ho detto che avrei potuto ritirare, ma dopo quattro minuti di gioco, si è ripetuta di nuovo la stessa storia. Mi ero stancato, basta! Ho preso la palla e sono entrato in casa arrabbiatissimo.
Questa è la storia che ti volevo raccontare, a presto mio caro diario.
DIARIO DI CATERINA P.
19 maggio 2020
Ciao, mio caro Dilli,
so che è da molto che non ti scrivo, però oggi ne sento proprio il bisogno. Oggi volevo scriverti di due emozioni che ho provato in questa quarantena.
La prima emozione è la gioia, anche se non è “abbondante" come pensi, perché nei giorni scorsi, cioè quando non si poteva uscire, non potevo vedere i miei cari, come gli zii, i nonni e nemmeno i miei amici. Però alla gioia di prima, che era decisamente poca, vorrei aggiungere quella di quando passo più tempo con la mia famiglia, vado a fare una passeggiata in bici con la mia mamma e il mio fratellino, pianto le piantine insieme a loro e, ora che si può, andiamo a visitare i nonni, naturalmente con le nostre care mascherine.
Passiamo all'altra emozione, cioè la calma. La calma, a dirla tutta, l'ho provata durante tutta la quarantena, perché prima facevo tutte le cose in fretta e furia ed era tutta una corsa, mentre ora, posso godere di più di tutto quello che faccio e del tempo che passo con mamma, come quando faccio il fimo con lei, oppure quando la sera, prima di andare a letto, gioco al computer con babbo, oppure quando, la mattina, faccio colazione con tutta la mia famiglia.
Ciao, ciao mio caro Dilli, Grazie per avermi ascoltato, come sempre. Stammi bene, alla prossima volta.
DIARIO DI NOÈ
Caro diario ti racconto come mi calmo.
Quando sono arrabbiato prendo le lego e le costruisco. Quando finisco di costruirle chiamo mia sorella Giada e giochiamo insieme.
Un’altra cosa che mi fa calmare è quando sono al mio campo, apro i miei cani e ci gioco. Alcuni dei miei cani sono pacifici come: Diana, Pantera, Riva e Calimero, invece altri sono attaccabrighe tipo: Fonzi, l’Artista, Boccanera, Bibe, Caramella e Rambo.
Caro diario queste sono le cose che mi fanno calmare.
Ciao!
Bellissime queste pagine di diario, con i vostri disegni e l'audio.
RispondiEliminaBravissimi tutti!